DELLA storia romana arnesi ed accompagnato da numeroso corteggio , conduceva seco una muta di cani , unitamente ad uno dei loro poeti celtici chiamati Bardi, acciò avesse a celebrare co’suoi versi e canti le glorie dei re, della nazione e dell’ambasciatore', Quest’ ambasceria fu senza frutto , nè ad altro probabilmente riuscì che ad inasprire gli spiriti dall’una e l’altra parte (i). Domizio pretendeva assolutamente clje gli Allobrogi gli restituissero i capr dei Salii (i). Gli Edui che abitavano U paese tra Ìa Saona e la Loira^ e le cui città principali erano quelle che si chiamano al presente Autun, Chàlons , Màcon , Nevers , somministrarono un nuovo soggetto di guerra. .Questi popoli sono i primi della Gallia Transalpina, che abbiano chiesta l’amicizia dei Romani: essi si attribuivano a grande onore di esser chiamati loro fratelli, titolo eh’ era sta1 to sovente loro dato nei decreti del senato. In ogni •tempo tra essi e gli Auvergnati aveavi rivalità estrema (3); contendendosi essi il primo grado e la principal potenza nelle Gallie. All’epoca in cui parliamo, gli Edui attacca« ti da un canto dagli Allobrogi e dall’altro dagli Auvergnati ebbero ricorso a Domizio che gli ascoltò favorevolmente. Si dispose quindi ogni cosa per la guerra, che fu vivamente guerreggiata 1’anno .dopo (4). Metello, nelle isole Baleari, non si occupò pure in quest’ anno che delle due colonie da lui istituite a Parma ed a Pollentia; a ciò autorizzato senza dubbio da Livio Druso. Gracco non avea pensato che per Cartagine, e le turbolenze da lui suscitate in quest’anno (5) resero le stesse sue leggi la preda de’ suoi rivali. A Roma gli spiriti stavano in sospeso per le scene strepitose che si andavano preparando. 633. Di Roma, 122-121 avanti 1’Era nostra. (1) S*oria di Rollin l. g p. i3o. Egli cita Appiano esiralto da Fulvio Ursino. (2) Appiano Ve bellis Gallici3 c. 12 edizione di Schweighaeuser t. 1 p. 84. (3) Rollin t. 9 p. i3o. ( 4) Idem p. 1 31. (5) Tacito ann. 111,37*