3ia COMPENDIO cronologico mai per Pinnanzi tentato di rendersi indipendente: ove cosi non si fosse adoperato, essa avrebbe senza dubbio concepito dei sospetti, nè avrebbe comportato che si erigesse un monumento per onorare un generale ; ma a quel tempo essa non avea i rpotivi stessi d’inquietudine , e ciò rende credibile l’ardire di Domizio. 4'° La famiglia di Domizio in progresso di tempo fatta potente e pervenuta all’impero, non è a sorprendere che un trofeo eretto ad onore di uno de’ suoi membri sia rimasto al coperto dalle ingiurie degli anni e conservato sino a’giorni nostri. 5.° Finalmente la bellezza dello stile di questo monumento (i) e l’ignoranza in cui siamo intorno al suo architetto, prova che fu costruito dai Greco-Marsigliesi, di cui i Romani non hanno voluto conservarne la riffiem-branza: ma che dai capi d’ opera cli’essi aveano costrutti nella propria loro città, aveano dato saggi abbastanza delle loro cognizioni in quest’ arte. 6.“ Si osserverà che il cinghiale che sovrasta i trofei a lato del labarwm trovasi sul rovescio delle antiche medaglie greche di Avignone in bronzo e in argento (2). Sembra da ciò potersi inferire che a quel tempo i Cava-ri fossero già alleati dei Romani come i Marsigliesi, lo che si uniforma alla storia, e eh’ essi abbiano contribuito alle due vittorie di Domizio. Tutti questi argomenti uniti sembrano autorizzar l’opinione che abbiamo creduto di adottare. L’esame degli altri due arcln di trionfo ce ne fornirà delle prove novelle. II primo scrittore che abbia parlato di quello di Carpentras, benché l’abbia fatto superficialmente, e quasi di passaggio, è il dotto vescovo di Vaison , Gioselfo Maria Suarez in una breve descrizione latina della contea Venaissin, fatta da lui (3) imprimere nel 1657.' Dopo lui don Montfaucon ne ha inserito un disegno molto imper- (1) Idem ibtd. (2) Vedi In descrizione delle nudagli e mitrile di T. F. Mionnet, Parigi 1S06. !. 1 p. 65.