276 COMPENDIO CRONOLOGICO rio (i). Essi lo scamparono alla sua disperazione, o avendogli strappato dalle mani il pugnale lo indussero a fuggire. Dicesi che allora prostratosi ginocchioni e colle mani rivolte verso la Dea, la supplicasse di punire con una schiavitù perpetua i Romani che con tanta ingratitudine, e con si vile tradimento lo avevano quasi tutti abbandonato sin dall’istante, in che era stata pubblicata l’amnistia (2), poiché Opimio non avea trascurato questa crudele precauzione, la quale avea finito di disarmare i plebei : se non che la violenza trionfante già stava preparando anche di troppo l’esaudimento dei voti dello sfortunato Caio, se vero è che in tale istante egli abbia potuto nel proferirli così dimenticare- il suo attaccamento per la patria. 1 Determinato in tal guisa alla fuga , egli nel saltar fuori del tempio riportò una storcitura al talone (3), lo che ritardò senza dubbio la sua evasione. I suoi due amici lo obbligarono intanto di proseguire il suo cammino (4) : Pomponio fu alla porta lergemina (5), cioè tre volte doppia, che metteva nell’antica cinta della città dal lato del monte Aventino : senza dubbio voleva egli far fronte a quelli eh’ entrassero per essa onde contender l’ingresso nel tempio; ma si ripiegò tosto dalla parte del ponte Sublicio ossia di legno, dove Publio Letorio, che avea impreso a difenderne 1’ accesso , proteggeva la ritirata di Gracco (6) , cui i nemici non perdevano mai d’occhio. Essi lo raggiunsero presso il ponte. Allora i suoi due amici, accorsi entrambi a questo sito , fecero fronte alla testa del ponte contro i suoi persecutori, e combatterono con tanto coraggio che nessuno potè porvi piede sinché entrambi non caddero morti sul luogo (7) e Caio (1) Cos\ Io chiama Aurelio Vittore. Plutarco lo nomina Licinio: era, questo il nome (lei cognato di Caio, occupato allora di sua aorella, come abbiamo veduto, e di cui non può trattarsi in questo luogo. (2) Plutarco Vita dei Gracchi c. 48« (3) ^Sesto Aurelio Vittore c. 65. (/\j Plutarco Vita dei Gracchi c. 4^* (5) Sesto Aurelio Vittore c. 65. (6) Idem, ibid. (7) Plutarco Vita dei Gracchi c. 48.