DELLA STORIA ROMANA in età molto avanzata. Egli era augure da ben sessanta due anni compiuti (ibid. Val. Mass. 1. Vili c. i3 11. 3) e toccava l’anno sessantesimo terzo del suo sacerdozio ( Plinio 1. VII cap. 4^)• Dittatura di P. Sulpizio Galba Massimo con M. Servilio Pulice Gemino , maestro dei cavalieri, onde tenere i comizii consolari (Fast. Capit.) Tito Livio (c. 24) dà un altro scopo a questa dittatura. Spaventevoli prodigii: la prima vittima immolata da uno dei consoli, si osserva mancare di un’ala del fegato*, nascono animali a cinque piedi-, le cavallette devastano la campagna^ spalancasi improvvisamente un abisso profondissimo} veggonsi meteore, un’aurora boreale, un eclisse di sole (Tito Livio 1. XXX c. 2). Questo eclisse portato sulle tavole astronomiche al 6 maggio giuliano dell’anno presente, segna nella maniera più certa cotesto consolato, sotto il quale venne osservato. Siccome v’ebbe pure in Roma un terribile incendio e forti inondazioni, e rimase incenerito il quartiere della città chiamato la Collina Pu-blicia (Tito Livio c. 26), cosi nè i successi di Scipione in Africa, nè il richiamo in Italia di Annibaie, valsero pei pontefici per non toglier P intercalazione dell’ anno seguente. Consoli: Tib. Claudio Nerone, M. Servilio Pulice Gemino, entrano in carica il i5 marzo romano 552 , \ febbraio giuliano 202 av. G. C. OTTANT. SECONDO DITTATORE Q. SERVILIO GEMINO. 2o3. - 202. Anno diciassettesimo della guerra ( Polib. lib. XV c. 11). Vienne ommessa l’intercalazione a motivo dell’eclisse, delle inondazioni e dell’incendio avvenuti l’anno precedente. I consoli di quest’ anno escono di carica, secondo Tito Livio (1. XXX c. 3p), la vigilia degli idi (14) di marzo, donde segue che vi erano Tom. V. 3 *