DELLA STORIA ROMANA zione. Allora Tito Didio, pretore d’Illiria si precipitò contra il nemico già sparso per la Tessaglia sin sulle sponde del mare Adriatico , lo disfece e costrinse a rinculare sino alle rive del Danubio. Le vestali Emilia, Licinia, e Marcia essendosi lasciate corrompere sono punite di morte in una ai loro complici. In riparazione di questo scandalo fu eretto un tempio a Venere Fcrùcordìa, nuovo soprannome cbe significava , che questa Dea veniva invocata in tale occasione per mutare i cuori. Fu ordinato cbe questa statua fosse consacrata dalla più virtuosa matrona di Roma; e quest’ onore fu conferito dalle altre dame a Sulpizia , figlia di Sulpizio Patercolo e moglie di Quinto Fulvio Fiacco , come altravolta, tra gli uomini era stato conferito dal senato a Scipione Nasica (¡). Si vede cbe noi qui abbreviamo le particolarità storielle che ci condurrebbero troppo lunge , e che già esistono nella storia romana continuata da Crevier. La stessa concisione sarà da noi osservata anche in avvenire. 641 di Roma, 114 - n3 avanti l’ era nostra. Consoli: Caio Cecilio Metello Caprario, Gneo Papirio Carbone. Il loro consolato comincia il i.° gennaio romano, 3 ottobre giuliano dell’anno 114 avanti 1’ era nostra. I Fasti di Sigonio lo collocano all’anno 64odi Roma, e sono in accordo con Tacito , che pone egualmente questo consolato sotto lo stesso anno, e dice che allora per la prima volta , .questa città intese a risuonare in Italia l’armi de’Cimbri. Egli aggiunge che Papirio Carbone fu battuto dai Germani (a). I Fasti di Almelo-veen consentono con noi contando l’anno 641 di Roma, e con Sigonio contando l’anno 113 avanti Pera nostra. Questi consoli sono nominati da Cassiodoro, Giulio (1) Annali rom. di Macquer; la Haye 1767 p. correggendone la data. (2) Costumi dei Germani c. .*>7.