146 COMPENDIO CRONOLOGICO Consoli: Serv. Sulpizio Galba, L. Aurelio Cotta, entrano in carica il i.° gennaio romano 610, 17 novembre giuliano i45 av. G. C. i45.- 144. Il consolato che cade all’anno catoniano (109 è fissato da Frontino (de cu/uaeduct. 1. I p. 1 di’] t. IV Antiij. Rom.) all’anno 6o8.°, contando dal 21 aprile romano, giorno della fondazione di Roma. Siccome tal giorno non era ancor giunto quando i consoli entrarono in carica il dì i.° gennaio , così non era ancor tutto intero trascorso cotest’anno 608. Nè al senato nè ai pontefici poteva piacere veruno dei consoli attuali; non Serv. Galba eh’ era stato di fresco accusato di perfidia ed uccisione, ed avea evitato il castigo per sola indulgenza del popolo (Vedi l’anno 6o5): non l’altro Aurelio Cotta che avea abusato nel suo tribunato dell’autorità della sua carica , per esimersi dal soddisfare a’suoi debiti ; a tal che il collegio de’ tribuni propose un decreto con cui promise la sua protezione verso tutti i creditori di Cotta che la reclamavano (Val. Mass. 1. VI c. 5 11. 4 )• Scipione parlando in quest’ anno in senato intorno a tali consoli , dice che 1’ uno nulla avea, e 1’ altro non avea mai abbastanza ( Val. Mass. 1. VI cap. \ 11. 2); e noi siamo di parere, che per abbreviar l’anno del loro consolato i pontefici sopprimessero l’intercalazione. Gesta del proconsole Q. Fabio Emiliano nella Spagna sopra Viriatne ( Appian. de bell. Hisp. p. 291 e 292: Floro I. II. c. 17; Èpitom. di Tito Livio 1. LIII ). Il senato ordina al pretore M. Tizio di ristaurare gli acquedotti di Roma e di farvi derivare una maggior copia d’a-que che prima. Consoli: Appio Claudio Pulcro, Q. Cecilio Metello Macedonico , entrano in carica il i.° gennaio romano 611, 7 novembre giuliano 144 av> G. C. Tribuno del popolo : T. Didio (Macrob. Saturnal. 1. II c. i3). 14f• - * 43. Avendo Viriathe levati a sollevazione molti