DFXLA STORIA ROMANA 415 se della guerra. Ma Mitridate non si prese alcuna cura di ratificare il trattato (1). I prosperi success'i, di Siila vernano pubblicati ogni giorno in Roma e in tutta Italia. Molti della prima nobiliti e dei cittadini più distinti in ogni ' genere si cercarono un asilo nel suo campo contro le violenze di Cinna e di Mario. Il figlio di quest’ultimo , cui Cinna s’era associato dopo la morte del padre, avea ereditato il suo odiò contro la nobiltà. Egli non avea il titolo nè l’autorità di console, e nemmen quella di pretore. Ma bastò a Cinna di giovarsi del nome e del braccio di questa giovine tigre onde condurre ad effetto i propri divisamenti. Lucio Valerio Fiacco, che non guari dopo se lo aveva associato nell’autorità consolare, era uomo turbolento, ma poco pratico nel mestiere della guerra. Cinna gli diede di propria autorità l’ordine di andar a sostituir Siila e di far la guerra a Mitridate. Collocò presso lui in qualità di luogotenentè un senatore chiamato Caio Flavio Fimbria, eh’erasi molto distinto colle sue violenze nel partito di Mario; questi dispregiava Valerio e contava di farsi padrone del comando dell’esercito quando giunto fosse in Asia. Essi partirono insieme e si" recarono in Grecia (2), seco menando due legioni (3). 669 di Roma, 86-85 avanti l’era nostra. • Consoli: iTucio Cornelio Cinna III, Gneo Papirio Carbone. Entrano in carica il primo gennaio r romano, 3o wj-Vqjibre giuliano dell’anno 86 avanti Pera nostra; sono c ■ tati da Cassiodoro all 'Epitome del lib. 83 di T. Livio, dc Plutarco, da Appiano, dai Fasti Capitolini e da quell, di Sicilia (4), Cinna nel primo giorno di gennaio senza convocare (1) Annali ili Mac.juer j>. 343 e 344- Vedj la . Vita di Siila in Plutarco. É (2) Stor. uni veri, di D. Calmet U 5 p, 689. (5) Annali d» Macquer p. 3^4* (4) Caroli ’Sigonìi opera t. i p. 4^4»