156 COMPENDIO CRONOLOGICO verificò nel mese di settembre giuliano dell’ anno precedente (V. cotest’anno) va '' ' ta al mese di ciava al 16 aprile romano. Scipione si reca a ristabilir l’ordine e la quiete nelle città della Celtiberia (Orosio). In Sicilia il console Calpurnio Pisone comincia ad arrestare i progressi degli schiavi, e prende loro la città di Messina (Val. Mass. 1. II c. 7 n. 9 ; Frontino 1. IV c. 1 11. 26; Orosio 1. V c. 9). La ribellione servile che dalla Sicilia erasi estesa all’Italia, fu spenta da Q. Cecilio Metello e Gn. Servilio ( Orosio). Legge agraria proposta sotto questo consolato ( Velleio lib. Il c. 2; Cicer. Vcrrin. IV c. 49) l’anno catoniano 620 di Roma (Dion. di Alic. 1. 11 p. 85) dal tribuno del popolo T. Sempr. Gracco ( Appian. de bell. Civ. 1. 1 p. 354 ; Orosio 1. V c. 8; Fiutar. Vita di T. Gracco p. 825; Floro 1. Ili c. i4; Epit. di Tito Livio lib. LVIII). M. Ottavio ch’era pure tribuno del popolo, si oppone a questa legge perchè contraria all’ interesse dei ricchi ed ai possessori delle terre della repubblica. Ma T. Gracco propone un’ altra legge che fu autorizzata dal popolo per destituire dal tribunato Ottavio, di lui collega, e la legge agraria di Gracco viene promulgata ( Appian. p. 356 e 55 7 : l’iut. p. 828 e 83o). I ricchi aringauo nell'assemblea del popolo contro T. Gracco, e lo minacciano di accusarlo giudizialmente tostochè uscito fosse di carica (App. ; Fiutar., Orosio, Cicer. in Brut. c. 21 ; Festo alla voce Satura; Epit. di Tito Livio 1. LVIII). Gracco domanda perciò il tribunato per l’anno seguente (Plut. p. 832; Diod. apud Vales. p. 623 e 624). Dice Appiano (p. 358) eh’erasi già nella state, ed avvicinavasi il tempo dei comizii per l’elezione dei tribuni. Aggiunge che a procacciarsi un maggior numero di partigiani, Gracco invitava i plebei dell’ agro ad intervenire all’ assemblea , ma che non potendo essi intermettere i loro lavori estivi, nè essendo possibile di più oltre differire i comizii, fu obbligato di rivolgersi ai plebei di città. Il tempo dei comizii per l’> elezione delle magistrature tribunizie la cui attuazione era fissata al 10 dicembre romano , come si vede in Dionigi di Alicarnasso ( lib. Vili ) e in Tito Livio (lib. dicembre giuliano dell’anno che comin-