DELLA STORIA ROMANA 3og » seguito dalla folla dei soldati, come nella cerimonia » del trionfo (i) ». All’occasione di questa marcia trionfale si eressero tre ardii destinati a perpetuar la memoria di una vittoria che tanto lusingava l’orgoglio dei Romani, c così per essi importante che assicurò loro per più secoli il dominio • sui Galli, non che l’assoggettamento di quella nazione che altra volta avea fatto tremar Roma. Anche tutti gli storici s’accordano a dire che il vincitore costrusse un gran numero di monumenti, e i dintorni di Marsiglia, ove l’ar-cliitetuttura era a que’ tempi salita ad altissimo grado di perfezione, gli somministrarono facilmente il mezzo di rinvenir architetti capaci di soddisfare alla sua passione per la gloria. Se non che il rivolgimento dei secoli e forse anche i danni recati dalle guerre intestine, che afflissero le Gallie, provar fecero («) alle città ove.esistevano que’ monumenti tutti i mali eli’ esse traggonsi seco e accagionarono il deperimento di quasi tutti gli edifìzii costrutti dai Romani, ognuno de’ quali era ornato di un arco trionfale che non è anche al dì d’ oggi interamente distrutto, e ciò che ne rimane ci basta per giudicare cosa esso esser dovesse nel suo stato primitivo (3). Il nome di Bedarrides richiama un monumento di già scomparso, e ci conserva con ciò una rimembranza che quel monumento non più sarebbe in grado di ridestarsi. Benché così preziosi cotesti avanzi d’antichità, non sono però essi, a quanto sembra , abbastanza ben conosciuti. L’arco trionfale, un tempo compreso nell’antico circondario d’ Grange, si trova oggidì cinquecento passi distante al nord dalle mura della nuova città. Esso è formato di tre archi che sostengono una spezie di torre ; quello di mezzo è il più grande. L’ edifizio fabbricato in grossi macigni di pietra viva è d’ordine corintio. Ricchissima e di buon gusto n’ è la scultura (4) : esso ha circa (1) I 13 Cesari traci. da Suetonio (li la Harpe. Parigi 1770 t. a pag. 191. (2) Memor. dell’ Acead. delle Inserii, t, 3a p. 7.39 Meni, di Menarci. (3) Idem p. 740. (4) Annuario del dipartine. di Valcliiusa per P anno XII p. 14^'