sfa' COMPENDIO CRONOLOGICO /o , non fosse cominciato clic nell1 autunno dell’ anno 554 e finito nell’ autunno del 555, come sembra supporre quello storico, non sarebbe possibile, neppur riunendo ed abbreviando Panno romano mercè la soppressione di qualunque intercalazione , che il consolato di quest’ anno 558 , fissato allo stesso giorno i5 marzo, avesse cominciato prima del 29 luglio giuliano; per conseguenza il trattato di pace con Filippo, compreso da tutti gli autori in questo consolato, non avrebbe potuto essersi di già concluso , in questo giorno 29 luglio giuliano in che si davano i giuochi Istmici nè pubblicato nell1 assemblea di questi giuochi (V. Panno 554 ). Quinzio e i dicci commissari dichiarano agli ambasciatori di Antioco, re di Siria, dover questo principe sgombrare tutte le città libere, non che quelle, di cui erasi impadronito in Asia e rinunciare a qualunque progetto di passare in Europa ( Polib. Legat. c. 9; T. L. c. 34). Gn. Cornelio percorrendo al pari di ciascuno degli altri commissarii, le differenti regioni della Grecia , per restituirle a libertà , giunge a Therme città dell’ Étolia , nel tempo in che gli Etoli tenevano uri’ assemblea ( Polib. cap. 9 , Tito Livio c. 35 ). Questa città , giusta Polibio ( I. V c. 8 e Legat. c. 74 ) era il luogo destinato ai comizii di quella nazione, che ivi eleggeva i propri magistrati e i cui comizii, giusta Io stesso autore (I. IV c. 3y ) scioglievansi pochi giorni dopo 1’ equinozio d’ autunno. Fu quindi nel-I' autunno che Cornelio e gli altri commissarii visitarono le città della Grecia. Gn. Cornelio Lentulo , inviato proconsole nella Spagna P anno 556 , ritorna a Roma 1’ inverno di quest’anno (Tito Livio c. 27), e per conse- §uenza nei primi giorni del consolato presente. Ovazione el proconsole sui popoli della Spagna citeriore nell’ inverno ( Tito Livio). Battaglia vinta dal console Marcello nella Gallia cisalpina. Trionfo di questo console sui Galli di Como e dell’ Insubria il 4 delle none (4) marzo romano dell’ anno seguente 55g ( Fasti Capital. ) , 5 dicembre giuliano dell’ anno 196 av. G. C. Nuovo sacerdozio stabilito in Roma per apprestare i pubblici banchetti clic si davano in onore degli Dei. Gli edili plebei col prodotto delle multe erigono un delubro al Dio Fauno