DELLA STORIA ROMANA *55 morte del loro padre (i). Parecchi anni dopo, cioè Panno di Roma 538 alla morte di Marco Emilio Lepido l’augure, eh’ era stato due volte rivestito del consolato, i suoi tre figli Lucio, Marco e Quinto procurarono al popolo il barbaro piacere di veder quarantaquattro gladiatori combattere sulla pubblica piazza. Scipione Africano il vecchio 1’ anno di Roma 548 diede alla sua armata nella città di Cartagena uno spettacolo di gladiatori in onore di suo padre e suo zio, i quali cominciato aveano il conquisto della Spagna. Si vide in tale occasione due giovi-ni spagnuoli, d’illustre nascita e cugini germani, che con-tendevansi la sovranità di una città chiamata Lacibi, domandare a Scipione il permesso di definire le loro querele mercè un duello, com’essi fecero, e l’esempio loro venne imitato da parecchi altri Spagnuoli distinti, i quali combatterono sia per terminare le loro controversie personali, sia per il semplice onore di vincere (a). In seguito, i Romani divennero perdutamente avidi di simili divertimenti feroci. Gli edili, i pretori, i consoli edinispe-zieltà quelli che agognavano qualche posto eminente, facevano la loro corte al popolo procurando ad esso frequentemente tali spettacoli. 11 .numero dei combattenti andò pure prodigiosamente aumentando; poiché in quel primo dato dai Bruti non v’ erano che sei soli gladiatori (3). Quanti poi ve ne fossero ne’giuochi dati in quest’anno, la storia noi dice. Questi gladiatori erano pressoché tutti schiavi, ovvero prigionieri comperati dai lanisti., cioè a dire da gente che faceva professione d’insegnar loro il maneggio dell’ armi , destinandoli a servir di spettacolo. I lanisti li noleggiavano per caro prezzo a coloro che volevano divertire il popolo con un combatti-meitto di gladiatori, e li guidavano armati al” anfiteatro come tante vittime. Prima di entrare in lizza, i loro condottieri gli obbligavano a giurare di combattere sino al- (i) Val. Mass. 1. II c. 4* Vedi qui sopra l’anno a64 av* G. C. , ove fu (lei' errore serillo madre in luogo di padre. (i) Stor. uuivers. tradotta dall’inglese. Amsterdam 1747 t. 8 p. 53g. Catron l. 9 p. i83. Parigi 17a7* (3) Idem p. 53g.