DELLA STORIA ROMANA 357 che solo il vizio renda in questo mondo felice, come è falso evidentemente. La morte di Metello rese vacante il posto del capo del senato che dai censori venne conferito al console Emilio Scauro (i). Ciò era un perpetuare a vita una grande influenza sugli affari a quello tra i senatori che meglio sembrasse conoscere l’ordine amministrativo. Acciò nulla mancasse alla gloria del consolato di Scauro gli si »rendeva necessaria una vittoria susseguita dal trionfo nò Questo doppio vantaggio venne meno alla sua felicità. I due consoli di quest1 anno trassero a sorte le loro provincie. Marco Ceciiio Metello ebbe la Sardegna ove conveniva reprimere alcune turbolenze di nuovo insorte. Perciò fece vela per la sua destinazione donde non ritornò che due anni dopo. Scauro (2) sortì la Gallia, essendo però malagevole a determinarsi precisamente quali sieno stati que’ popoli della Gallia Celtica i quali furono guerreggiati da questo console, e sottomessi al giogo dei Romani. Dice uno storico (3) che egli domò i Liguri e iGantischi (4) su di essi trionfando. Sigonio non conoscendo quest’ ultima nazione inserì ne’suoi Fasti trionfali i soli Liguri (5) ma i Fasti Capitolini lo fanno trionfatore dei Carnii. Cotesti Carnii sono sovente nominati da Strabone (6) che gli accenna come da gran tempo nemici implacabili dei Romani (7). Il nome joro scontrasi in quello della Carniola a un dipresso sulla stessa posizione. Occupavano quella regione della Gallia transpadana finitima colle Alpi cominciando dal gran S.»Rernardo sino al monte Adula og-♦gidì S. Gottardo. Essa forma la regione orientale del Friuli con una piccola frazione dell’ Istria, c della Contea di Gorizia. Appartengono a questa provincia le città di (1) Stor. rom. di Rollin t. 9 p. 144* (2) Stor. rom.