DELLA STORIA ROMANA gnava amaramente delle procedure di Domi/io: » Qual » nuovo diritto delle genti introducete voi nelle nostre » Gallie, diss’ egli al senato? non avete voi vinto che » per dare esempii di mala fede a una nazione credula » e sincera? Mi si appunta una conferenza, Faccetto e » mi si carica di catene, come un prigioniero fatto in » guerra; son dunque queste le superchierie di una re-ri pubblica di cui si è tanto vantato 1’ equità ?» I senatori deliberarono sulle lagnanze del re e sul contegno di Domizio. I Romani erano già di gran lunga scaduti da quell’antica probità così celebrata da Polibio. In quest’ occasione la speciosità dell’ utile pubblico preponderò sul grand’interesse del legittimo diritto. Si temette alloma che ove si lasciasse ritornar ne’suoi stati Betulto egli ricomincierebbe la guerra. Questo timore fece pure commettere una seconda ingiustizia. .11 senato diè ordine al console Publio Manilio, che partiva allora per la Gallia (ove senza dubbio fu sostituito a Domizio) di far portar via Congenial, figlio di Betulto, giovine principe degli Arverni, e di scortarlo a Roma. Intanto tutto apparec-chiavasi pel trionfo di Fabio, il quale salito su un carro fece che Betulto in un alle più ricche spoglie degli Arverni servisse di ornamento alla sua marcia, e fu dappoi sempre distinto col nome di Allobrogico (i). Questo nome non era un vano titolo,. Si sa che i popoli conquistati dai Romani sceglievano ordinariamente per protettori o per patroni (2) gli stessi generali dai quali erano stati sottommessi. Fu in tal guisa che gli Allobrogi divennero clienti dei Fabii (3). 11 re degli Arverni marciava innanzi a lui non a piedi, come un prigioniero comune, ma montato su di un carro, da cui egli era solito combattere (4). Abbiamo detto con Floro, che quel carro era d’argento, Catrou e Rouillè dicono solamente eh’ esso era guernito d’argento alla foggia dei Galli. Ma la parola cirgcnteus impiegata (1) Stor» rom, di Catrou e Rouillè. Parigi 1730 l# *5 p» 547 e ¿48* (2) Cicerone de officiis 1. I. c. 11, (5j Sallustio , congiura di Caldina c, 42, (4) Catrou U i3 p. 548.