DELLA STORIA ROMANA 3o3 Pretori: Marco Emilio Scauro ccc* Vedi le Memorie dell’Accademia delle Inscrizioni toni. XXIV p. 238. Questi consoli entrarono «n carica il i.° gennaio romano, 29 luglio giuliano dell’ anno 121 avanti la nostr’e-ra. I Fasti di Almeloveen (1) collocano il loro consolato sotto lo stesso anno di Roma 120 avanti la era nostra. Quelli di Sigonio lo antecipano di un anno, non ponendolo che all’anno 633 di Roma ed aggiungono che in quest’anno Quinto Fabio Massimo Allobrogico proconsole trionfò degli Allobrogi, de’Ruteni, degli Arverni e del re Betulto, cui essi chiamavano Bituito (2). Cotesti due consoli , che da Argelati son pure posti sotto 1’ anno 120 avanti la nostr’ era sono nominati anche da Cas-siodoro e dai Fasti Siculi. Caio Papirio Carbone è quel desso che stato tribuno del popolo l’anno 623, e questore nel 624 sotto il consolato di Claudio e di Perpenna , fu poscia designato da Caio Gracco, come triumviro per la ripartizione delle terre. Egli dapprincipio avea seguita la fazione popolare, e poscia passato al partito contrario (3) ; fu nominato console per autorità di quelli, che allora reggevano il governo. Egli abiurò a’ suoi antichi principii in una forma solennissima, poiché difese la causa di Opimio, di lui predecessore, che al terminar del suo consolato fu tradotto in giudizio per aver fatto morire dei cittadini senza osservare le formalità prescritte dalla legge; benché Papirio fosse stato lor complice, sostenne che giusti e necessarii erano stati i decreti di morte (4). Egli venne così a capo di salvare il suo cliente che fu assolto, e rimase succumbente il tribuno Publio Decio (5) che lo aveva accusato. Il popolo non volle però far meno conoscere tutto il dolore che gli causava la morte dei Gracchi : fece loro (1) Pag. 94. (2) Caroli Sigoni, opera Mediolanè 1702 t. 1 p. 26» (5) Idem p. 4°8. (4 ) Cicerone de Oratore I. II» (5) Tid Livii Epitome lìb. 6i.’ Leggesi Q. in luogo di P. Decio, V. Pighio: egli prova che questo è errore coi tesli di ¡Cicerone e di Aurelio Villore.