DELLA STORIA ROMANA 3i lendario li colloca al giorno susseguente. Il contagio, i prodigii, la morte dei due consoli, impedendo ai pontefici di aver riguardo al nuovo voto di cotesti giuochi, allo stabilimento del tempio della Virtù ordinato in quest’anno ( Tito Livio c. 2.5) ed al dono delle statue degli edili fatto al tempio di Cerere ( ibid. c. 36 ), fecero om-mettere qualunque intercalazione all’ anno seguente. Consoli: C. Claudio Nerone, M. Livio Salinatore II, entrano in carica il i5 marzo romano 547, 5 marzo giuliano 207 av. G. C. SETTANT. NONO DITTATORE M. LIVIO SALINATORE. 208.-207. Anno dodicesimo della guerra (Tito Livio 1. XXVII c. 39). La morte dei due consoli dell’anno precedente non alterò punto 1’ anno consolare : ve-drassi soltanto all’anno 552, che il consolato continuò ad essere fissato agli idi (i5) di marzo romano-, sicché T. Manlio , nominato dittatore alla fine dell’ anno rimase nella dittatura sino al i5 marzo, giorno del rinnovella-tnento del consolato} ovvero supposto che i consoli di quest’ anno non sieno entrati in carica che dopo il i5 marzo, ne uscirono peraltro in tal giorno romano dell’ anno seguente conformemente alla regola stabilita dal senato l’anno 538 nel corso di questa guerra (V. gli anni 53g e 554). Asdrubale dopo aver valicato le Alpi più presto che non s’ era ripromesso, occupa molto tempo nel far 1’ assedio di Piacenza , cui è obbligato a levare ( Tito Livio I. XXVII c. 39) e fa sapere ad Annibaie di lui fratello, la via cui egli tiene per raggiungerlo nell’ Umbria ( Tito Livio c. 43 ). I Numidi portatori della sua lettera, smarrita la via, vengono arrestati dai Romani} ed il console Nerone parte sul punto con truppe scelte da Canusio, ove, vinte due battaglie, teneva a freno