DELLA STORIA ROMANA no stesso di Roma, 118 avanti l’era nostra; quelli di Si-gonio sono indietro di un anno rapporto a quello di Roma cui essi dicono il 635, come si è osservato. Terminando in quest’ anno il tribunato di Mario , chies’ egli la grande edilità, giacché v’ avea in Roma due fradi di edili. Il primo era degli edili curuli, cosi detti a alcuni sedili a bastoni ricurvi^ sui quali sedevano nel-1’ alto di amministrar la giustizia^ e 1’ altro di molto inferiore, era degli edili che si chiamavano del popolo. Gli edili curuli si eleggevano per primi, e poscia nel giorno stesso procedevasi all’ elezióne degli altri. Mario vedendo per ciò chiaramente, che gli si avrebbe ricusata la prima edilità, si limitò a domandare la seconda; ma siccome la sua condotta parve di troppo insolente, e pervicace, non ri usci nemmeno in questa, e malgrado due rifiuti riportati nel giorno stesso, nulla però rimise della sua fierezza e della sua audacia (i). Marco Porcio Catone era nipote del primo Catone dal lato della sua prima moglie. Aulo Gellio (2) parla vantaggiosamente della sua eloquenza; chiamandolo oratore veemente. Nelle aringhe che ci rimangono di lui , a detta dello stesso autore, si ravvisa il gusto ed il genio dell’ antico Catone, di lui avolo. Destatisi in Africa alcuni movimenti, gli toccò in sorte la destinazione per colà (3). Si vide all’ anno 63o, che Micipsa regnava nella Numidia. Dicemmo esser lui morto l’anno 119 avanti la nostr’ era, lasciando superstiti due figli e un nipote da lui adottato per figlio. Quando quel principe oppresso dall’età e da malattia, sentì prossima la sua fine, chiamò i suoi amici e congiunti, non che i due figli Aderbale e Jempsal e alla presenza di tutti, dicesi aver tenuto un tale discorso a Giugurta (4) di lui nipote: » La morte di tuo pa-» dre ti avea lasciato, o Giugurta^ quasi in fasce senz’al-» cun grado , e distinzione veruna quand’ io ti chiamai » presso il mio trono, persuaso che i miei benefuii m’ot- (1) Plutarco Vita di Caio Mario. (2) Lil). XIII. _ • ♦ (3) Stor. rom. di Calrou e Rouillè t. i3 p. 562. (4) Sallustio guerra di Giugurta c. 9. Adottiamo la traduzione di Du-reau de la Malie, con alcuni leggieri cangiamenti.