3g6 DELLA storia romana Mentre Siila esercitava la pretura, montato in collera disse a Giulio Cesare Strabone » farò uso contro di voi del diritto della mia carica ». Avete ragione, gli soggiunse Cesare, sorridendo, di chiamarla vostra carica: essa ben vi appartiene per diritto, poiché l’avete comperata n (i), alludendo con ciò alla maniera colla quale abbiain detto averla lui ottenuta. 662 di Roma, 93-92 avanti 1’ era nostra. Consoli : Caio Claudio Pulcro, Marco Perpenna. Entrano in carica il primo gennaio romano, 9 novembre giuliano dell’anno g3 avanti Pera nostra. Sono ricordati da Cassiodoro, Giulio Ossequente, dai Fasti Capitolini e da quelli di Sicilia. Censori: Gneo Domizio Enobarbo , Lucio Licinio Crasso. Sono citati dai Fasti Capitolini, da Ciccrone^da Plinio e da Tacito (2).* Sotto la loro censura venne intimato ai retori latini l’ordine di chiudere la loro scuola ch’era una vera sfacciataggine (3). Lo stesso Crasso rende ragione di quest’ordinanza nell’Oratore di Cicerone colà ove dice: » che cotesti maestri non insegnavano ai loro discepoli » se non a parlare con«»molta audacia, lo che convien » sempre schivare anche quando si dicono le migliori » cose ». Ma i retori latini presero il sopravvento , come al tempo di cui parliamo fatto aveano i retori greci che altravolta erano stati espulsi di Roma. Siila dopo di aver passato in Roma il prim’anno di sua pretura, giusta il costume, fu incaricato del governo deila provincia d’ Asia , ed ottenne la commissione gloriosa di riporre sul trono di Cappadocia Ariobar-zane, eletto re dalla nazione col consenso dei Romani (4)- (1) Plutarco Vita ili Siila c. 5» (2) Caroli Sigonii opera l. 1 p. 442 e 44^» (5), Dialogo eli Tacito sugli Oratori c. 33. (4) Plutarco lo dicu formalmente, e Sigonio p. 44° colloca anch’egli