DELLA STORIA ROMANA 235 Dice Suctonio clic Domizio , di cui tenemmo discorso all’ anno precedente , era lì"lio di' Gneo Domizio Eno-baibo, pontefice e console surrogato l’anno 5y2 (i). Osserva Velleio Patercolo (2) che la famiglia di Domizio era distinta e pel suo gran lustro e pel numero degli uomini di merito clic scesero da essa. Prima di Gn. Do-rnizio , giovine di grande semplicità , benché d’ alta nascita , sette altri Domizii, tutti figli unici , suceederonsi di padre in figlio negli onori del consolato e del sacerdozio, e presso che tutti in quelli del trionfo. Se tale osservazione è giusta, cotesti sette consoli rimontano a Gn. Domizio Calvino , che fu console 1’ anno di Roma 422. Da essolui sino a quello dell’anno 632 , trascorsero 210 anni, lo che dà esattamente trent’anni per sette individui calcolati per generazione, sì che il tempo basterebbe bensì , ma i consoli non si rinvengono altrimenti nei Fasti quali gli abbiamo; mentre dopo il console di cui parlammo , trovasi un G11. Domizio, che fu candidato pel posto di edile curule. l’anno di Roma 4^0. Plinio (3) ne parla al pari che Tito Livio : dicono tutti due che in quest’ anno egli non potè ottenere la carica di edile curule, benché figlio di un console (3). Forse che egli ebbe qualche sacerdozio, e sembra essere stato padre di Gn. Domizio Calvino console l’anno 471 dai Fasti intitolato figlio di Gneo (5). Un terzo console di nome Domizio ottenne la stessa dignità l’anno di Roma 502. I Fasti lo qualificano Gneo Domizio Enobarbo Ludi filius, Ludi tiepos (6). Egli era dunque figlio e nipote di Lucio. La distanza che lo separa dal console dell’ anno 471 è troppo grande per poter supporre che suo avolo Lucio fosse il figlio di questo console, il cui prenome era Gneo , come quello di lui. Osserva Sigonio eli’ egli (1) Vita di Nerone; (2) II, 10. (3) XXXIII, 1. (f'i) Caroli Sigonii opera, Mediolani 17 j2 I. 1 j.. 1S4- (5) /{leni p. 20. (C) Idem p. 24.