DELLA STORIA ROMANA 3i5 menti che osservansi sovra quanto rimane di visibile ed in mostra nell’arco trionfale di Carpentras (i). Vi si trovano i trofei che Strabone dice essere stati eretti dopo la vittoria di Fabio. Inutilmente Menard impugna cosiffatta opinione attesa la semplicità degli antichi monumenti trionfali cui egli non ravvisa altrimenti in quello di Carpentras, sembrandogli di troppo ornato e troppo ben lavorato per appartenere ai tempi di Domizio (a). Ma la testimonianza di Strabone prova 1’ antica magnificenza di Marsiglia in guisa da non lasciarci alcun dubbio su questo proposito. Cotesto geografo benché fosse preoccupato a favore delle città cl’ Asia, ove non s’ impiegavano che marmo e granito (4) descrive Marsiglia come una città celebre, di considerevole grandezza, disposta in forma di anfiteatro accerchiando un' posto scavato nel sasso: forse es.ca sarà stata più bella ancora prima del regno di Augusto, sotto il quale vivea quest’autore; poiché parlando di Ci-zico, magnifica città d’ Asia , osserva eli’ essa era ricca degli stessi monumenti di archittetura che si aveano un tempo ammirati in Rodi, in Cartagine e in Marsiglia (3). Que’ che non conoscono che le arti del proprio secolo leggano i viaggi pittorici delle isole di Sicilia , di Malta e Lipari del pittore Hoval (4) e tra le altre antichità osservino la pianta del tempio di Segeste che trovasi 5oo passi distante dalla strada che conduce a Trapani. Questo tempio esiste ancora intatto (5). Essi vedranno pure nelle lettere familiari di Winckelrnann (6) , una descrizione curiosissima del tempio della Concordia a Girgenti, anticamente Agrigento, che termina il primo volume di esse lettere. Siffatti testimonii viventi dell’ antica magnificenza della Sicilia e di Marsiglia^ rendono credibilissima la facilità eh’ ebbe Domizio di trovar degli architteti capaci (ì) Idem p. 746. (2) Encicloped. Neufcliatel 1765 !. 10 art. Marsiglia p. *56. (3) Idem p. 167. (4) Quadro ragionato della stor» letter. del »«colo XVIII Arnr. 1780* Yverdon p. fó. (5) Idem p. 45. (6) Idem p. 217.