62 itUMK ATTRAVERSO LA STORIA i turchi, nelle cui terre gli uscocchi presero a fare frequenti incursioni, radendo la costa con le loro barche lunghe, agili, poco profonde; sì che la Porta, vedendo ostacolato e seriamente minacciato il suo commercio 'marittimo, si rivolse alla Serenissima perchè assicurasse da qualsiasi molestia il commercio turco in questo mare. Allora la Repubblica di San Marco fece scortare da proprie galee le navi mercantili turche; ma gli uscocchi, privati così di piraterie e di saccheggi sul mare, si diedero ad assaltare le navi stesse di Venezia e si gettarono sulle isole venete vicine a Segna, saccheggiando, rubando, rapinando. Fra tanti va notato un arditissimo colpo tentato dagli uscocchi nell’anno 1599. Circa 600-800 uomini, sbarcati a Portolungo, si portarono all’assalto della vicina Albona che, protetta da grosse mura e bastioni, si difese eroicamente e costrinse gli uscocchi a levare l’assedio; al che la Repubblica rispose coll’assedio di Segna e dei luoghi vicini, col blocco di Trieste e del-l’Istria e col bombardamento di Fiume. È da sapersi che questi luoghi e specialmente Fiume non erano veduti di buon occhio dal Senato; e questo perchè gli uscocchi, favoriti dagli arciduchi e fin anco dallo stesso imperatore, cercavano rifugio, fra gli altri, anche nel nostro porto e nella nostra città, dove si approvvigionavano e mettevano in salvo i bottini e le prede. In seguito a questi ed altri fatti corsero lunghe e laboriose trattative fra Venezia e l’imperatore Rodolfo, le quali menavano a un accordo che limitava a un breve tratto del litorale croato la navigazione degli uscocchi. Ma, passato qualche tempo, i corsari si die-