34o COMPENDIO CRONOLOGICO gnominato il Saggio e divenne in seguito il suocero del celebre oratore Caio Licinio Crasso (i) di cui abbiamo di già favellato. Quinto Marzio Rege confermat spese le cure della sua colonia per recarsi a reprimere nella Gallia Cisalpina gli eccessi di una fazione gelosa estremamente delld propria libertà. Non v’ ha dubbio che siffatta spedizione ebbe luogo al di quà dell’ Alpi. Oro-sio (2) ben 1’ esprime chiamando questa regione sub radice Alpium sitam$ Tito Livio la chiama soltanto (3) gens Alpina. Le edizioni antiche di cotesto autore diversificano in vero intorno il nome di tali popoli. Alcune scrivono Sar-nios ; ma un manoscritto dice Stonos ; e così scrivono Strabone, e Plinio (4). I marmi Capitolini vennero aneli’ essi in soccorso della critica. Vi si trovarono gli Ste-neensi come Ieggesi in Strabone il quale dice che al disopra della città di Como situata appiè dell’ Alpi, e verso P oriente giacciono i Lenontii. o Tridentini, gli Stoni e molti altri piccoli popoli poverissimi non noti all’ Italia ne’tempi di cui parliamo se non per le loro ruberie. Gli Stoni occupavano il territorio di Steneco (5). Stefano di Rizanzio fa degli Stoinos una città dei Liguri (6). Il naturalista Plinio dice essere stata la capitale degli Euganei i quali possedevano trenta quattro città (7); il P. Arduino la pone nel territorio di Tridentum (Trento) presso le sorgenti di un fiume da lui chiamato Clusius (8). Gli Steneensi eransi fatti senza dubbio rei di qualche ladroneccio forse contro i Romani che ritornavano allora dalla spedizione contro i Segestani. Minacciati di una in- (1) Idem p. 56g. (а) Lib. V. (3) Epitome libr. 62. Edizione di Parigi X £175 t. 2 p. 388. Epìtome libr. 62. (5) Gosselin noia su Strabone nella versione di i^ueìto geografo t. a p. 92 1. 4 p- 204 del lesto. (б) Xroìvof iréXii Aiyù(.u>y. (7) Plin. Ili, 24. (8) Tom. I p. 728 nell’eilij. di Frangio. qualità di proconsole del governo