386 COMPENDIO CRONOLOGICO Ignoravano la sconfitta «li questi ultimi anche alcuni giorni dopo la battaglia di Vercelli di cui non furono informati se non allorché spedirono ambasciatori a Mario, offrendosi di deporre P armi ove si avesse voluto accordare loro in Italia un terreno per essi e i loro fratelli, con tal nome chiamando ì Teutoni-, e per ciò Tacito (i) li comprende tutti sotto il nome di Germani. Mario rispose loro con tuono insultante » lasciate colà ormai i vostri « fratelli nè vi prendete pena per essi \ eglino si hanno » la terra che noi gli abbiamo conceduta , e cui conser-« veranno eternamente » ed in prova comparir fece loro davanti i re Teutoni carichi di ferri. L’ onore della giornata di Vercelli rimase tutto a Mario benché fosse dovuto a Catulo , ed a Siila che sotto di lui serviva, ove vogliasi prestar fede alle loro .memorie citate da Plutarco. Mario, e Catulo trionfarono insieme a Roma, il popolo però pose molta differenza nella qualità degli onori che rese loro. A Mario fece libazioni ed offerte alla guisa stessa che agli Dei dandogli il titolo glorioso di terzo fondatore di Roma, come altra fiata erasi impartito quello di secondo fondatore a Camillo dopo la sua vittoria sui Galli. Catulo erige un tempio alla fortuna del giorno} Mario un’‘altro ne innalza all’onore ed alla virtù sciogliendo un voto che essi avean fatto durante P ultima battaglia. Il dispregio che Mario avea conceputo per le belle arti senza conoscerle mostrossi apertamente in tale occasione. Egli fece costruire il tempio di cui parliamo da un architetto romano a bella posta in pietre comuni senza veruna decorazione-, non si lasciò vedere che per formalità agli spettacoli che fu obbligato dare il giorno della inaugurazione, e si ritirò un momento dopo. Il console Aquilio collega di Mario sorti il dipartimento della Sicilia rimasta in balia alle depredazioni degli schiavi dopo la sconfitta del pretore Servilio. Egli terminò questa guerra così vergognosa pel nome Romano con una sola battaglia in cui uccise di sua mano Atlie- (1) Costumi dei Germani cap. 37. Aggiunge Tacilo, che Mario giunse a sconfiggerli in Italia, ma non senza slenlo.