DELLA STORIA ROMANA 3gi ottenuto contro Tizio 1’ anno precedente. Egli difese Maino Aquilio accusato^ ed anche convinto di aver depredato la Sicilia dopo la sua littoria sugli schiavi ribelli. La colisa di questo generate sembrava tanto più disperata quafito ch’egli avea trascurato di brogliare presso i suoi giudici, e di farsi da esso loro vedere cogli arnesi a lutto cui solevano gli accusati indossare per muovere a compassione. Marc’Antonio colse destramente questa circostanza per mettere in pratica i colpi di maggiore effetto: rappresentò il suo cliente siccome un uomo superiore ad ogni timore; rammemorò le sue spedizioni contro i nemici della patria , le ferite onorevoli da lui riportate in parecchie battaglie , ed all’ istante gli tolse di dosso la sua veste per far vedere a tutta l’assemblea le cicatrici onorate di cui questo valoroso capitano avea coperto il corpo. N.on vi fu chi sapesse resistere a siffatti colpi ; lo stesso Mario, sebbene intrattabile, ch’era nel novero dei giudici, si lasciò commovere sino a versar lagrime ; e A-quilio fu-rimandato assolto. Questo fatto è degno di osservazione perchè prova , come osserva Rollin (i) » che » la foggia di aringar dei Romani era dalla nostra ben » differente , e che se a’nostri giorni il disputare è più » stringato, più » e prove, quel] » più vasto dav » quenza » . Il console Didio viene spedito nella Spagna ulteriore contro i Celtiberi ribellatisi un’ altra volta dopo la partenza dei Cimbri. Questo generale impiegò cinqu’ anni interi ad achettare la sua provincia. Sertorio, che si rese dappoi tanto celebre, serviva allora sotto di lui col grado di tribuno legionario ottenuto colle sole sue gesta, poiché non contava nascita illustre. Egli ebbe tutto l’agio di segnalarsi di bel nuovo (2). #' Già era giunto il tempo della nomina dei censori, ed aspettavasi di veder Mario tra i pretendenti; ma egli non osò presentarsi, e temendo un rifiuto lasciò che venisse- preciso, più appoggiato sovra ragionamenti 0 degli antichi spaziando per un campo 1 pur luogo a squarci maggiori di elo- (1) Stor* rom. t. 9 p* 400 nell* ediz. di'- Parigi 1772. (2) Annali romani di Mucciucr p. 331 e 552.