35S COMPENDIO CRONOLOGICO Aquileia, di Grado, c di Trieste (i). E’ naturale che essendo stata la Dalmazia sottomessa P anno precedente da Metello aftbia voluto Scauro conquistare anche la Carnia che congiungeva la Dalmazia colla Gallia traspadana, e ccrcaronsi indarno i Ganteschi in quella parte della Gallia transalpina di poi chiamata il Bearn (a). Cicerone dice , è vero che Scauro tu incaricato di amministrare la provincia (3) 'cioè a dire la Provenza e la Linguadoca , ma* la Gallia transalpina, e la cisalpina, formavano a quel tempo un solo governo e ci fa sapere Strabone ch’egli oc-cupossi di un lavoro importante nella cisalpina (4). In ogni tempo le strade da Roma sino alle falde dell’ Alpi erano state impraticabili nella stagione delle pioggie. Malgrado un tale inconveniente dacché la parte meridionale della Gallia transalpina era stata ridotta a provincia diveniva necessario di continuamente far traversare truppe romane dall’una all’altra regione locchè riusciva di una difficoltà immensa. Annibale l’avea sperimentato altra volta quando passar volendo dalle sponde del Po sino nel-1’ Etruria per poco non perì e lui e la sua armata in mezzo ai pericoli, e le faticlie provate per via, che costò poi a lui nella marcia la perdita di un occhio. Ciò che produceva la difficoltà del transito erano le innondazioni della Trebbila, e degli altri fiumi che straripati impaludavano colla loro melma i terreni d’ intorno sì che non potevano dalla stessa cavalleria senza grave pericolo tragittarsi. La fanteria durava ancora maggior fatica a trarsi fuori da questo suolo umido, a fangoso che alfaticava e ritardava il passaggio. Scauro impiegò dunque la finé dell’ anno suo consolare (5) nel prosciugare la vallata con ¡scavazioni di navigli da Piacenza sino a Parma (6). In tal guisa egli diede uno scolo ai pStduh che coprivano la Gallia cispadana surti dal traboccamento delle acque del Po che ingrossavano oltre misura la Trebbia la qua- (1) Calrou t. i3 p. 578. (2) Idem p. ¡>79. (5) Orazione V. conlro Vene. (4) Lib. V t. 2 p. 137 dello traduz. francese# (5) Slor. rom. di Catrou t. i3 p. 579. (6^ Idem p. 58o.