3Go COMPENDIO CRONOLOGICO riputazione. 0 si voglia considerarlo in qualità di privato e niun padre di famiglia potè chiamarsi più che lui privileg-giato. Di quattro figli ch’egli ebbe li vide tutti giungere ad età matura, e gustò morendo la consolazione di lasciar- li tutti superstiti e colmi di onori. Il suo letto funebre fu portato dai quattro suoi figli, P un dei quali già console, e censore, l’altro personaggio pur consolare, il terzo console, ed aspirante il quarto al consolato , dignità che gli fu conferita due anni dopo. Non è forse questo, conchiude lo storico invece che morire un uscir felicemente di vita? Soggiunge Rollili (i) che alla felicità di Metello comparteciparono pure i suoi generi, mariti alle tre sue figlie, ciascuna delle quali gli diede de’nipoti, poiché in progresso due di essi divennero consoli. Lo stesso storico moderno osserva però coll’ autorità di Plinio che il furore del tribuno Attiuio per poco noi fé’perire, che fu nemico del secondo Scipione Africano e provò un cruciante dolore quaiìdo si vide a succedere a lui Quinto Pompeo suo rivale (a). Il leggilo risentimento che fece apparire in tale occasione prova abbastanza che la sua felicità non fu senza nuvoli nè la sua virtù senza taccia. Ad altro luogo dice Plinio aver Metello lasciati sei figli, undici nipoti, e venzette tra nuore e generi nonché altre persone che lo chiamavano per padre (3). Plinio gli dà qui due figli di più che non avea fatto per (’innanzi lo clic procede senza dubbio dell’aver compresi i mariti delle sue figlie chiamate ognuna Cecilia ; delle quali 1’ una fu madre di Servilio Isaurico e 1’ altra di Scipione (4). Aurelio Vittore che glie ne dà soli quattro (5) si esprime, più esattamente: della quale esattezza difetta sant’A-gostino (6) clic gliene attribuisce cinque. Osserva egli però con ragione clic la felicità di questo dabbenuomo giustifica la provvidenza contro coloro che si piacciono a credere (1) Slor. rom. t. 9 p. i/|5. (2) Idem p. 1 /|G. (3) Lib. VII c. i5. (4) Nota del traduttore francese su questo passo. (5) De viris Must ribus c. 61. (6) La oriti* di Dio I. 2 e.