DELLA STORIA ROMANA 75 la stagione e in quel clima. La navigazione della flotta di Antioco, secondo lo stesso Tito Livio (ibid. ), era stata ritardata dai venti Etesii, venti periodici nel Medi-diterraneo, che soffiano tutti gli anni dopo il solstizio di state ( Gemino c. i4; Aristotile rneteor. 1. II c. 5; Seneca 1. V. i/uaest. nat. c. io), c che giusta Plinio (1. I c. 46 sez. 47 '1 XVIII c. 28 sez. 68, c. 3i sez. ^4i Columella 1. II cap. 2 num. 56 e 58), si fanno sentire pochi giorni dopo la canicola, cioè a dire il 20 luglio, e finiscono al 28 o 3o agosto giuliano. La flotta di Antioco è sconfitta dai Rodii sulla spiaggia di Panfilia. L’assedio di Pergamo che fu intrapreso e levato prima delie malattie della flotta rodia alla metà della state, e il ritardo nella navigazione di quella di Antioco, ebbero dunque luogo al più tardi nella state e molti mesi prima del verno (V. qui sopra); come la battaglia tra i Rodii ed i Sirii si combattè al più tardi sul finire di agosto od il principiar di settembre dopo l’Etesie. Nuovamente ristabilita la flotta di Antioco, e nuovamente battuta da Emilio Regillo, presso Mionnese, città marittima della Jonia, quel principe scoraggiato dalle sue perdite, abbandona Lisimachia, piazza importante nel Chersoneso, la quale al dire di Tito Livio ( c. 3i ) avrebbe potuto arrestare i nemici per tutto l’inverno; laddove il pretore Emilio, impadronitosi di Focea, scelse per propria stazione questo porto , atteso che ( c. 32) si approssimava P inverno ( Tito Livio c. 32 ). Da ciò segue che la battaglia di Mionnesse fu data verso l’equinozio di autunno , poco prima della stagione in cui cessava la navigazione militare , e la lunghezza di un assedio poteva arrestare una armata tutto l’inverno. Il console Scipione, cammin facendo per 1’ Asia, sente prima di entrare nel Chersoneso, la nuova vittoria riportata dai Romani a Mionnese. Egli passò l’Ellesponto, ove fu costretto di sottomettersi attesa la festa delle Ancilie, nel corso della quale non era permesso a verun Romano di porsi in viaggio ( Tacito Stor. 1. I c. 89; Suet. Vita di Ottone; Polib. Legat. c. 23; Livio-c. 33). Questa festa cui Dionigi di Alicarn. (I. II c. 18 ) e Plutarco (Vita di Numap.68)collocano al mese di marzo vomano, cominciava, secondo Ovid. (1.Ili