DELLA STORIA ROMANA sua vece Muzio Sulfezio. Le due armate trovandosi in presenza sentono che i Veienti han preso 1’ armi per piombar subito dopo la battaglia tanto sui vincitori che sui vinti. Trattato di pace tra Roma ed Alba a condizione che l’esito di un certame singolare deciderebbe dell’ impero tra le due città. Combattimento degli Orazii e Curiazii. Alba è sottomessa ai Romani. Primo trionfo di Tulio sugli Albani. Dionigi Alicaruasseo riporta delle circostanze che fissano la data di questi avvenimenti, e gli appongono a quest’anno 87 di Roma. Egli dice (lib. Ili p. ibo) che Sulfezio era nell’ anno terzo della dittatura quando Alba fu distrutta: ora egli è certo che la distruzione d’Alba eseguita dai Romaui cade nell’anno di Roma 89, come lo proveremo a quest’ anno : Sulfezio era dunque stato nominato dittatore 1’ anno 87, o piuttosto l’anno 86, nè può esserlo stato l’anno 86, giacché un’altra particolarità riferita da Dionigi di Alicarnasso vi si oppone. Quest’autore aggiunge (ibid.) che Tulio lasciò scorrere un anno iutero tra la dittatura di Sulfezio elevato a questa carica al principio di silfatta guerra, e quella contro i Fidenati che diede luogo alla distruzione di Alba e la precedette di pochissimi giorni. Se la dittatura di Sulfezio 0 la prima guerra contro di Alba fossero dell’ anno 86 , vi sarebbero due anni civili interi tra questi avvenimenti e la distruzione di Alba nell’89: laddove collocando la prima guerra contro Alba nell'87, non si trova che un anno civile intermedio; cioè l’anno 88, e frattanto Sulfezio sarà stato nell’ anno terzo della sua dittatura : basta a ciò clic questa dittatura abbia cominciato nella primavera 0 nella state dell’anno 87, e la distruzione di Alba appartenga alla state 0 dall’ autunno deU’anno 8g. 665.-664. Guerra contro i Fidenati e i Veienti dopo un iutero anno civile di preparativi per parte di Tulio. Sulfezio inviato da Tulio trae seco le sue truppe d’ Alba, e le conduce presso 1’ armata dei Romani. Battaglia data da Tulio presso Fidcne. Tradimento di Sulfezio ; esso si ritira cogli Albani sopra una posizione elevata, e rimane ozioso spettatore del combattimento col disegno di piombar sui Romani s’ essi son vinti. Frattanto Tulio mette in