L'invasione nemica 89 recarono alla Dieta (gennaio 1868) e presentarono, redatta in italiano, una protesta, in cui respingendo ogni annessione croata, dichiaravano che non sarebbe stata riconosciuta vincolativa per il libero distretto di Fiume nessuna deliberazione della Dieta di Zagabria. Da allora, a buon diritto, per unanime volontà popolare, Fiume non mandò mai più deputati in Croazia. Intanto l’annessione all’Ungheria era un fatto virtualmente compiuto. H distacco dalla Croazia era stato chiesto indistintamente da tutti i cittadini, poiché le autorità croate, oltre alle persecuzioni politiche che infliggevano alla città, avevano trascurato il movimento commerciale che, ostacolato dalle vicende del tempo, attraversò un periodo di decadimento. I fiumani, messi a dura prova dalle violenze e dalle trascuratezze dei croati, chiedevano con sempre crescente insistenza l’annessione all’Ungheria. E fu merito del barone Giuseppe, Eòtvòs e del fiumano Luigi Francovich se dopo 19 anni d’infausto governo croato, Fiume, riacquistando le sue antiche libertà municipali, ritornava all’Ungheria.