COMPENDIO CRONOLOGICO obbligarvi i cittadini quando non avevano figli , sicché altro non era che un giogo a cui volevano quc1 magistrati assoggettarlo. Giusta le leggi di Romolo non era lecito il divorzio, se non che nel caso clic la moglie avesse commesso adulterio, propinato veleno o spacciati dei falsi figli (Plutarco Vita di Romolo p. 3i); e anche in questo caso non era che un semplice favore che accordava la legge al marito, il quale poteva però non usarne ; laddove i censori stabilendo un quarto caso di divorzio 10 rendevano necessario e forzato. Nè meno dovette questa innovazione spiacere ai pontefici. Voleva la legge di Romolo che il marito, il quale ripudiasse la moglie in casi diversi dai summenzionati, fosse tenuto di cedere ad essa la metà de’suoi beni per consacrarne l’altra metà a Cerere (Plut. Vita di Romolo p. 32). Ma un marito astretto al divorzio dall’ autorità dei censori, non poteva incorrere questa pena, di guisa che i templi degli Dei erano frustrati del vantaggio, che sarebbe loro appartenuto. Noi siarn d’avviso che per tale considerazione i pontefici si ingegnassero di rinvenire qualche difetto nella nomina di questi censori e gli obbligassero ad abdicare. Il console Papirio Maso soggioga la Corsica dopo un’ostinata resistenza per parte de’ suoi abitanti. Poiché il console avea perduta molta gente in cotesta spedizione, il senato gli ricusò il trionfo; ma Papirio diede 1’ esempio pericoloso che non fu che troppo imitato di trionfare fuor di città, a malgrado del senato, e col solo consentimento dell’armata ( Val. Mass. lib. Ili c. 6 n. 5; Plinio lib. XV c. 29; Festo alla vote Myrtca). Primo trionfo del console Papirio Maso sui Corsi al monte Albano il 3 delle none (5) di marzo romaho del seguente anno 524 (Fast. Capitoì. ) 2i aprile giuliano dell’anno 23o avanti G. C. Il console Pomponio assoggetta egualmente la Sardegna e quivi trat-tiensi. Dittatura di C. Duilio pei tenere i comizii consolari : egli scelse a maestro de cavalieri C. Aurelio Cotta (Fasti Capit. ). Papirio ritornato dalla Corsica sino dai 5 marzo romano, data del suo trionfo, 46 giorni cioè innanzi 11 rinnovamento del consolato, avrebbe ben potuto adunare i comizii. Se non che il senato col privarlo, mercè la nomina di un dittatore, del diritto di procedere all’ elezione 7- .