SULLA CRONOLOGIA ROMANA 87 poi intercalare abbracciava 2a o 2 3 giorni di più secondo la qualità dell’ intercalazione, ed esso avea un tredicesimo mese, dai Latini chiamato intercalare, e merkedonio da l'Iutarco. Chiameremo intercalazione semplice quella dei 22 giorni, e direm doppia quella de’ 23. Finalmente la forma che Numa prescrisse per le intercalazioni, fu (1) di collocarle sempre tra il 23 ed il 24 febbraio, dopo la festa dei Terminali. Si ripigliavano poscia i rimanenti cinque giorni di febbraio, onde questo mese fosse immediatamente seguito da marzo: credesi anche eli’ essi venissero aggiunti al mese intercalare (2). In questo senso disse un giureconsulto (3) che il mese intercalare era composto di 2rf giorni, ed esso li conteneva realmente quando l’intercalazione era doppia. Importa conoscere l’anno in che fu fatto cotesto stabilimento, ed a qual epoca comincia questo calendario, che diede altri principii ed un nuovo ordine alla cronologia romana. Trovasi in Tito Livio (4) che Numa sino dai 1>riini giorni del suo regno si propose di accostumare al* ’ osservanza delle leggi un popolo cui le guerre continue inspirato aveano sentimenti feroci. Dopo aver eretto a Giano un tempio destinato ad accennare i tempi di guerra e (1) Censorinus ibld. In mense polissimo (novissimo ) februario, inlcr terminalia et regifugium intercalatimi est. Macroò. cap. eodem : Omni aulem intercalalioni februarius deputatus est ... . Romani , non con fedo februario, seti post viceaimum et tcrliuni diera ejus, intercalnbant, lermi-nalilius scilicet jam peractis. (2) Varrò de L. L. lib. V. p. 32. Terminalia, quoti is rlies exlre-mus anni conslilulus j duodecimus enim mensis fuit februarius, et cum intercalabat , infiriores quinque dies duodecimo demunlur mense. Ma-crob. ibid. Deinde aliquos februarit mensis dies , qui erant quinquae pos*. inlercalationem subjungebant , credo vetere religionis suae more, ut februarium omnimodo martius consequeretur. (3) Ce/su.9 in leg. 98. para". 2. de verb. signis. Mensis aulem inlercalaris constai ex diebus viginti odo. (4) Lib. j. cap. 19. Qui regno ila potitus . . . . Janum ad ultimum Argilelum indicem pacis l>eHique fecit . . . Clauso eo, cum omnium circa finitimorum junxisset animos, posilis externorum periculorum curis , simulai sibi cum dea Egeria congressi« nocturnos esse, ejus se monito mine acreptissima Di is essent sacra instiluere, sacerdoles suos cuique Deorum praeficere; atqne omnium primum ad cumini lunae in duodecim menses describil annuni.