DELLA STORIA ROMANA 223 recarsi a riconoscere il re di Roma per padrone della loro metropoli, e sottomettersi a’ suoi voleri. Guerra contro i popoli Latini che componevano quest* colonie : non ebbe però luogo fatto alcuno decisivo. 645.-644. Tregua coi popoli Latini. La guerra contro questi popoli durò cinqu’anni, giusta Dionigi di Alicarnas-so {ibid. ) e avendo essa cominciato Panno 104 di Roma, lu terminata in quest’anno log. Tulio non negoziò coi Latini che per volgersi poscia contro i Sabini, i quali credendo di trovare nella diversione fatta dai Latini una favorevole occasione di riprendersi quanto Roma avea da essi preteso per accordar loro la pace, devastavano il territorio romano (Dionigi di Alicarn. lib. Ili p. 174)- Così la seconda guerra contro i Sabini è di quest anno 109. Rat-taglia guadagnata dai Romani presso la foresta chiamata dei Maleficii. ANCO MARCIO. 639.-638. Morte di Tulio Ostilio. Dionigi di Alicarnas-so, Tito Livio, Solino, Sesto Rufo, Eutropio, Cassiodoro, Eusebio, e Zonara dicono eh’ egli ha regnato trentadue anni : Messala è il solo ad asserire esser lui morto 1’ anno 32.° del suo regno. Interregno: esso fu brevissimo: Tito Livio non fa nemmeno menzione, che di un solo interregno; ma ne occorreva almeno un secondo. Elezione d’Anco Marzio nel second’ anno , giusta Dionigi di Alicarn. della 35.a olimpiade, che cominciò in quest’ anno. 638. - 637. I Latini, riguardando Marzio come più adatto a regolare la religione che a diriger la guerra, praticano scorrerie nella campagna di Roma : Marzio gli attacca. Presa di Politoria fatta dai Romani. Gli abitanti di questa città sono condotti a Roma dal vincitore, e incorporati nelle Curie. Questa guerra non può essere avvenuta più tardi del second’anno del regno di Marzio. Appena avea questo re cominciato a regnare, ed a ristabilire la tranquillità pubblica, ridestaronsi, al dire di Dionigi di Alicarnasso (lib. Ili p. 178), le ostilità.