DELLA STORIA ROMANA 335 rù per parte sua di far continuare quelli che vi si opponevano , e vi riuscì in guisa che quasi tutti i tribuni del popolo si conservarono nel tribunato. Tribuni militari: M. Furio Camillo III, L. Furio Meduliino VI, L. Emilio Mamercino, L. Valerio Popli-cola Potito , Sp. Postumio Albino Rogillense, P. Cornelio Scipione II , entrano in carica il i3 agosto romano 361, 27 luglio giuliano 393. 3q4-- 3g3. Il senato col pretesto che ai Falisci non potuti soggiogarsi con una lunga guerra era necessario di opporre il capo il più esperimentato, pervenne ad ottenere dal popolo di elevar Camillo al tribunato militare. Battaglia vinta da Camillo sopra i Falisci : egli prende il loro campo , ne fa vendere il bottino a profitto della repubblica, e irrita vieppiù il soldato. Assedio di Falera. Il suo conquisto fu dovuto alla civica virtù, piucchè ai talenti militari di Camillo : un maestro di scuola avea condotto al suo campo i figli dei primari cittadini che erano a lui affidati, intendendo di consegnarli a Camil- lo ; ma questi rifiuta ostaggi procurati col delitto, e rimanda il maestro co’ suoi scolari nella città assediata. I F’alisci ammirati di questa virtù romana , risolvono di darsi ai Romani. Deputati di questa città a Camillo, indi al senato, che accetta la dedizione dei Falisci , ed imponendo ad essi un tributo onde pagar per quest’ anno il soldo all’annata romana, sollevandone il popolo. Ritorno di Camillo e della sua armata a Roma. Deputati spediti a Delfo col presente destinato pel tempio. Era d’inverno (Plutarco Vita di Camillo pag. 133 ). Vantaggi riportati da Emilio e Postumio sugli F.qui: dapprima riuniti alla testa della stessa armata mettono in rotta il nemico, poscia Emilio imprende sopra di se la guardia del forte Verrugo mentre Postumio si riserva di metter a sacco Pagro. Ma questi rimane sconfitto, e 1" esercito aizzato dai rimproveri del proprio generale , ridomanda la battaglia. Vittoria di Postumio. Se non che la guarnigione di Verrugo al sentire le grida confuse dei combattenti, crede il campo romano già espugnato. e