55o COMPENDIO CRONOLOGICO lunghesso 1’ Arno, nella stagione ( Tito Livio lib. XXII c. 2) ancora mal ferma di primavera e per conseguenza ilei mese di aprile giuliano, giunge dopo alcune marcie e P incendio e il saccheggio di città e terre romane, a Ì)rovocar Flaminio, accampato presso Arrezio, di seguir-0, e lo trae in alcune gole tra un lago e montagne ( Polii). lib. Ili c. 82 e 83, Tito Livio c. 3 e 4 ) • Battaglia al lago Trasimeno, ove 1’armata romana è tagliata a pezzi, e Flaminio perde la vita ( Poi. c. 85 Tito Livio c. 6 ), Ovidio (lib. VI Fast. vers. 7^5) dice che questa battaglia fu combattuta il 22 giugno romano, ed era giusta Polib. (lib. V c. io5) P anno 3.° dell’ olimpiade i4o.a il quale in quest’anno giuliano finì al 19 luglio. Aggiunge Polib. ( c. 101) che Filippo re di Macedonia, attento secondo Tito Livio (lib. XXIII c. 33) a tutti gli avvenimenti di questa guerra che interessava la sua ambizione e i suoi progetti, ricevette il corriere che gliene recava la notizia mentre egli assisteva ai giuochi Nemei, e siccome questi si davano verso l’anno quarto di ogni olimpiade, il 12 del mese corintio panemus corrispondente al 12 del mese attico hecatombeon, giorno che in quest’ anno giuliano ricorreva col 21 luglio, così il 22 giugno romano, data della battaglia, dovette in quest’ anno non aver corrisposto col 22 giugno giuliano, ma sì dopo di questo e pochi giorni soltanto prima del 21 luglio giuliano, in cui pervenne a Filippo la nuova. Se il 22 giugno romano risposto avesse al 22 giugno giuliano, sarebbe scorso un mese tra la battaglia e il giorno in che Filippo ne avrebbe ricevuto la notizia in Grecia, nè sarebbe rimasta paga 1’ impazienza di questo principe. La nostra tavola fa concorrere il 22 giugno romano col i5 luglio giuliano, data che lascia la battaglia al terzo anno olimpico, al quale l’applica Polibio, e che non essendo discosto che soli 6 giorni dal 21 luglio, s’accorda coll’interesse e l’impazienza di Filippo. Daremo un’ altra prova della esatta corrispondenza all’ anno 539. Costernazione in Roma. Il popolo nomina a dittatore Q. F'abio Massimo alla fine del mese di luglio giuliano, e gli dà per maestro de’ cavalieri M. Minuzio Rufo. Annibaie attraversata I’ Umbria ed il Piceno si ferma nell’ Apulia, paese fertile, dove il dittato-