20 FIUME ATTRAVERSO LA STORIA consiglieri. Il governo, di forma eminentemente popolare, era retto dai « duo viri iure dicundo », i quali formavano la suprema autorità del municipio ossia il « magistratus ». Oltre ai duumviri c’erano i questori, i censori e gli edili, i quali amministravano i beni del comune e provvedevano, entro i limiti fissati dalla legge, a tutto ciò che stimavano necessario, utile e decoroso alla città. Negli affari di qualche importanza dipendevano dalle autorità a ciò preposte dallo Stato. Da quello che si è detto a proposito del governo della città si può agevolmente comprendere quanta importanza avesse sotto i romani il nostro municipio; il quale, formando col territorio soggetto un solo tutto politico, costituiva un organo del governo centrale, dal quale, come centro, la coltura e la civiltà latina venivano ad irradiare e diffondersi nella campagna. Per concludere diremo che l’unico fatto di grandissima importanza storica è il governo duumvirale, poiché esso, pur cessando la città di essere municipio romano, sopravvisse attraverso tutto il medio evo, fino alla metà del secolo XIX, sotto forma dei due giudici rettori. Ne troveremo la conferma nello Statuto ferdinandeo.