DELLA STORIA ROMANA 553 no consolare, segnatamente un eclisse di luna osservata in Sardegna e ad Arpi, che dalle tavole astronomiche viene riferita all’ 11 febbraio giuliano. D’ altronde Flaminio assumendo il consolato in Arimini, lungi dal Campidoglio e dagli Dei e persistendo a dar battaglia, benché tutti i presagii gli fossero dichiarati contrarii, parve essersi attirata la sua disgrazia col disprezzare gli auspicii e gli au-gurii (Tito Livio lib. XXI c. 63; lib. XXII c. 3 e 9; Plutarco Vita di Fabio pag. 175 e 176; Floro lib. Il c. 6). I pontefici non abbreviarono un anno in clic era stato punito un profanatore della religione (Vedi ciò che dicemmo in proposito di P. Claudio, console Panno 5o6). Quindi crediamo clic F intercalazione spettante all’ anno seguente 538, non sia stata tolta e ne daremo altra prova all’anno 53g. L’eclisse prova nondimeno che il consolato in cui avvenne cadde in quest’anno giuliano. I due consoli rimasti dopo l’abdicazione di Fabio ne’loro accampamenti in presenza di Annibale, avendo dichiarato che l’assenza dell’uno e dell’altro poteva nuocere alla repubblica, nominarono dittatore, per tenere i comizii consolari, L. Veturio Filone, che fu obbligato di abdicare con M. Pomponio Mathonc, maestro della cavalleria, il giorno 14.0 di loro magistratura, a colpa di un difetto scopertosi nell’elezione, e v’ebbe interregno (Tito Livio lib. XXII c. 33 ). FINE DEL TOMO QUARTO. Tomo IV