cfi DISCORSO regno di Augusto, posteriore all' ordine fisso ed immutabile clic Cesare avea dato all’anno, può mai formar prova pei primi tempi della repubblica? L’anno romano non era sotto i consoli nè sì regolare nè si uniforme come sotto gli imperatori, ed i Pontefici avevano un potere tutto affatto libero e indipendente. Tito Livio nel riferire 1’ aggiunta che fu fatta in questo giorno , non dice parola di troncamento. Gli antichi , secondo Macrobio (i) dicevano che eravi in Roma 11011 solamente .un mese, ma altresì un giorno intercalare. Ora un mese intercalare non è altro che un mese aggiunto, come un giorno aggiunto è pur un giorno intercalare; quindi i Pontefici con tale addizione davano all’ anno un giorno di più di quel eh’ esso avrebbe avuto , c per conseguenza lo facevano più lungo. Antichissima è la concessione di questo diritto : non si sa se essa risalga al regno di Servio Tullio, il quale coll’ istituzione dei mercati ne gettò in qualche maniera le prime fondamenta ; ma siccome questo diritto prese una grandissima voga attesa la commissione data ai Pontefici di separar i mercati dalle none, e questa precauzione il cui scopo era di evitare il concorso del popolo nella celebrazione di cerimonie che ridestar potevano la memoria dei re , porta il carattere il più aperto di odio al potere regale , così questa innovazione nel calendario non può essere gran fatto posteriore allo stabilimento della repubblica, e noi la tenghiamo come opera dei primi consoli. Fu allora che lo spirito di liberta sparse inquietudine dovunque: il console Collatino (2) fu obbligato di lasciar Roma a motivo eli’ egli portava il nome di Tar-quinio : si costrinse il re sacrificatore di fuggire precipitosamente dalla pubblica piazza ; e le misure prese onde evitare chc la solennità della nascita di un re si celebrasse davanti una numerosa assemblea di popolo , derivano dalle stesse massime , e sono dettate dallo stesso spirito. Alcuni anni dopo allorché la repubblica erasi fortificata , questi sospetti si sarebbero indeboliti , nè la memoria di Servio Tullio avrebbe inspirato così forte timore. (1) Macrob, loro cit» Àlque Hoc ut quoti quidam veterum retultrunt quii solum inensem apud Humano.«, verum etiam diem intercalaren! fnisse. (a) Lii\ lib. II. cap. 7. Non piacere nomen , periculosuin libi-rtali esse«