DELLA STORIA ROMANA ag5 nate, entrano in carica il i3 dicembre romano .518 , s3 dicembre giuliano 4^7. SESTO DITTATORE M. EMILIO MAMERCINO. 437.-436. Battaglia sanguinosissima tra il console Sergio e Larte Tolumnio. Il dolore per la perdita di gran numero di cittadini die superava la gioia della riportata vittoria , induce ¡1 senato, malgrado la superiorità riportata dai Romani, di ricorrere alla suprema magistratura. Dittatura di M. Emilio Maineremo. Egli sceglie a maestro dei cavalieri L. Quinzio, figlio del celebre Cincinnato, e tribuno militare dell’anno precedente. Vittoria di Emilio. A. Cornelio Cosso, tribuno di una legione romana , ottiene le seconde spoglie opime di Larte Tolu-mnio re de’ Veienti, cui uccide di propria mano. Romolo si avea avute le prime nell’ uccidere Acrone re dei Cenimi. Dopo la battaglia Cornelio Cosso, valicato colla cavalleria il Tevere, si portò a saccheggiare le terre dei Veienti, e ritornò a Roma, ove intervenne al trionfo del Dittatore ( Tito Livio ). In tal guisa la battaglia ed il trionfo concorsero con la state 0 l’autunno, e colla stagione della magra dell’acque. Cosso non avrebbe potuto nell’inverno tragittare il Tevere, il quale giusta Plinio (lib. Ili cap. 5) in questa stagione molto ingrossava. Trionfo di Mam. Emilio Marneremo sui Veienti agli Idi (i3) di settembre romano dell’anno seguente 3i8, 7 ottobre giuliano dell’anno 436 av. G. C. e per conseguenza avanti le dirotte pioggie ( Fasti Capitolini ). Consoli: M. Cornelio Maluginense, L. Papirio Crasso, entrano in carica il i3 dicembre romano 319, 4 gennaio giuliano 435. 436. Guerra portata nel paese dei Veienti e dei Fa-