DELLA STORIA ROMANA 309 r> luzionc degli Equi ». Tapino pensava dunque clic se i Vaienti 0 gli Equi avessero voluto far guerra a Roma, 11011 ne sarebbero stati distolti dalla stagione, c per conseguenza clic era tempo di aprir la campagna prima che si fossero nominati dei magistrati per comandare le armate romane. La loro nomina venne vieppiù ritardata. Tito Livio , parlando delle controversie dell’ anno prece--dente tra i patrizii e i tribuni, e dell’ interregno che vi occasionarono, dice espressamente che la più parte dell’ anno seguente pars major insequentís anni passò in tali discussioni e querele. L’interregno durò dunque la maggior parte di quest’anno e per conseguenza oltre i suoi primi sci mesi ; di maniera che la nomina e l’esecuzione dei tribuni militari non poterono aver luogo che dopo li sci mesi. Noi la collochiamo verso il i3 ottobre, pro-duecndo poi all’ anno 342 anche i motivi che a ciò ci determinano. Elezione dei questori : il figlio di L. Anti-stio e il fratello di Sest. Pompilio, tribuni della plebe si pongono fra i pretendenti. Il popolo non può risolversi a nominar dei plebei: i tribuni irritati da questo rifiuto, tacciano il tribuno militare A. Sempronio che avea prc-seduto ai comizii in cui erasi fatta l’elezione, d’aver usato di qualche maneggio , e siccome la sua magistratura non permetteva ai tribuni di attaccarlo personalmente , essi rivolsero tutta la loro indignazione contro C. Sempronio , di lui zio paterno. Accusa di quest’ antico console fatta dai due tribuni e da M. Canulcio , loro collega per aver causata la sconfitta e il disonore dell’ armata romana nella guerra dei Volsci. Essendosi Sempronio mai sempre mostrato il più arcalorito avversario delle leggi agrarie , i tribuni rimettono tali leggi alle deliberazioni da farsi in senato , persuasi che se questo senatore cambia di parere, egli si renderà sfavorevole al senato e ne perderà l’appoggio •, e se persiste nella sua opposizione, si attirerà Podio del popolo, mentre è alla vigilia di un criminale giudizio. Sempronio preferiva meglio di nuocere alia sua propria difesa che abbandonare la causa pubblica. Egli si oppose perciò collo stesso zelo alla ripartizione delle terre , e il popolo lo condannò ad una multa di quindici mila assi. Accusa di una vestale: 11011