116 FIUME ATTRAVERSO LA~STOEIA questo stato di fatto, venga ad imporre il mutamento con la violenza. Il 'popolo di Fiume, conscio che la storia scritta col più generoso sangue italiano non si ferma a Parigi, attende la violenza da qualunque parte essa venga, con animo sereno e risoluto per avere nell’atto che in tal modo si compie la conferma dell’espressione vera dei sentimenti degli alleati e costringere ognuno ad assumere la responsabilità che la storia loro assegna ». Se nella fulgida storia del risorgimento italiano vi ha una singolarità sublime, questa è quella di Fiume; e se questa peculiarità è comune a quella di Trento, Trieste e Zara, in quanto ha formato la coscienza nazionale e i cittadini alla Patria, dimostrando ancora una volta che la nostra storia è storia di cornimi tendente a formare la nazione, la singolarità di Fiume si rivela anche e più nel diritto del comune d’invigilare a che la politica internazionale non si disvii, nel segreto, dalla missione e dal fine della nazione. Il 31 maggio il Consiglio Nazionale apprendeva che alla conferenza della pace era stata prospettata la soluzione del problema dì Fiume sulla base di equivoche formule che non rispecchiavano la volontà del popolo fiumano. Di fronte a ciò il Consiglio Nazionale affermò •— in un secondo messaggio diretto al presidente Orlando — che il plebiscito del 30 ottobre era un fatto storico e giuridico indistruttibile e dichiarò di non ammettere che delle sorti di Fiume si potesse prendere risoluzione alcuna senza il suo consenso, per cui Fiume voleva essere arbitra dei propri destini. E giorno, seguente il Consiglio Nazionale mandava un messaggio al Senato degli Stati Uniti d’America,