SULLA CRONOLOGIA ROMANA	69
ne, 7 luglio romano (1). Finalmente è del pari certo clic il giorno della morte di Romolo v’ ebbe un eclisse di sole (a) e questo eclisse vien collocato nelle tavole astronomiche ai 26 maggio giuliano dell’anno 715 avanti Gesù Cristo: ora se il suo regno avea cominciato il 21 aprile ^53 della stessa era, giorno della fondazione di Roma, Romolo sarebbe morto dopo scorsi treutott’ anni di regno, cd essendo cominciato l’anno treutesimonono, sia che si conti col calcolo romano, sia che ricorrasi al giuliano. Nondimeno tutta la storia attesta che Romolo non ha regnato che 37 anni compiuti: il suo regno ebbe dunque principio dopo il 7 luglio romano, 26 maggio giuliano deiranno 753 av. G. C., e vi Tu per conseguenza un intervallo tra la fondazione di Roma e lo stabilimento della sovranità.
    Romolo fu dichiarato re verso il 1.° ottobre romano dello stesso anno 111 cui la città fu fondata, c intorno a questa data deve fissarsi l’epoca del governo dei re . Ne abbiamo la prova in Dionigi d’Alicarnasso : poiché questo storico dice (3) « il poter regio dopo di essere sussistito » in Roma per a<j4 anni, avendo degenerato in tirannia » sotto 1’ ultimo re, fu distrutto per questa causa e da tara li persone al cominciamento della 08.a olimpiade, nella
  (j) Plutarch. in Romulo p. 54» Excepit rebus humanis nonis juliis , ut nuuc appella ut, lune quinlilibus. Idem in JSuma p. 60. Solimis cap. 1 : apud Capreae paludem nonis quinlilibus apparere desiit.
   (2)	Dionys• lib. II. p. 119 : Solcm defecisse toluni, lerrisquc inter— din tenebrai nocturnis similes incubuiss«*, idemque necis ipsius tempore acci disse. Plutarch. loco citato: Stupenda tu subito coorlam et atrocem lempestatera, caelique 111 ira ut conversioni* m, solis obeuratam luceni, no-ctera ingruisse non placidaro. Florus lib. 1. cap. 1 : Sed oborte tempesta«, solisque defectio consecrationis speciem praebuere: Ovid. lib. II. fast, versu 49* •
      Sol fugit, et removent subeuntia nubila caelum.
  (3)	Lib. v. p. 277. Regnimi ergo apud Romanos, cum anuos ab urta condita ducentos quadraginla quatuor perdurasse*, et sub ultimo re-ge in tyrannidem versum est, bis de caussis ab bis viris est eversimi, inilio sci.Hgesimae octavae olympiadis, qua in stadio vicit Ischomacus Ci o-loniensis, gerente Alhenis annuiim principalum Isagora. lnlroduclo igi-tur opliinalum imperio, cum quatuor circiter mens^s anno illi explt/rulo tleessenl, mnsules qui primi regiam potcslatem sumpseiunt, L. Juuius Brulus et L. Tarquinius Cullatimi*«