92 DISCORSO Numa non contenessero che ventidue anni: altri autori li portano ad anni 2,'i, e imaginando in tal guisa de’ cicli viziosi, trovano clic l’anticipazione fatta nel corso del ciclo dall’anno romano sul giuliano, non era del tutto tolta dalle intercalazioni abbreviate, e che lungi di ritornare ad un punto fisso, 1' anno dei Romani se ne scostava invece sempre più in cadami ciclo. Tutti questi sistemi contraddicono a Tito Livio ed a Macrobio. Tito Livio (i) dice espressamente che i cicli di Numa erano di ventiquattr’ anni , e che al termine del ciclo , 1’ anno ritornava esattamente al punto dond’ era partito al cominciar del ciclo. Secondo Macrobio (a) i Romani compensavano precisamente mercè le intercalazioni abbreviate i 24 giorni di cui erasi allungato il lor anno nei 24 anteriori. Perciò ogni ciclo , minore di 24 anni , c che non tolga interamente dall’anno romano i giorni sovrabbondanti di cui si fosse ingrandito nel corso del ciclo, dev’essere rigettato : e dal metodo prescritto da IN urna di ridurre a (i6 giorni le intercalazioni degli ott’ ultimi anni non altro consegue se 11011 che non n era osservato 1’ ordine alternativo. CAPITOLO VII. Autorità accordata ai Pontefici di aumentare di un giorno la intercalazione: prima alterazione portata ai cicli di Numa. Il calendario per essere destinato a regolare i giorni di festa e di sacrifizii , fu considerato come parte «lei culto , e se ne affidò 1’ osservanza ai Pontefici. Spettava loro di compilarlo : essi lo fecero servire ed aumentare il loro potere : anzi che mostrarlo al popolo, lo tenevano nascosto colla maggior precauzione , e nessun cittadino sapendo in qual giorno la religione permettesse di arin-gare e neppur di convocare i comizii, doveva in tutti i (1) Liv. loco cit. Ut quarto et vigeslmo anno ad metani eamdera solis, unde orsi esscnt, plenis annorum omnium spatiis , dies congruerent. (2) Macroò. loc. cit. Compensatis viginti et quatuor diebus, prò illis qui per tolidein annos supra Graecoruin numerum crederant.