DELLA STORIA ROMANA UNDECIMO. DITTATORE. Q. SERVILIO PRISCO FIDENATE IL 4'7--4,6- La scoperta congiura degli schiavi fatta sotto l’ultimo tribunato militare, scoperta che giusta Ti-to Livio i Romani attribuirono alla protezione speziale degli Dei, dovette far riguardare come avventuroso per la repubblica quest’ anno civile, e indurre i pontefici ad aggiungere intercalazione nel mese di febbraio, il quale concorse col precedente tribunato militare. Deputati di Tusculo i quali annunciano che gli Equi soccorsi da quei di Lavico accampano presso la città di Algide. Senato-consulto con cui due dei tribuni militari vengono incaricati della guerra, e il terzo della sicurezza di Roma. Discordia tra i tribuni, ciascuno di essi ambendo il comando dell’ armata. Q. Servilio coll’ autorità paterna dà fine a questa dissensione indecente. Egli ordina a C. Servilio, di lui figlio, di cedere verso i suoi colleglli, e contentarsi della custodia di Roma. Dispareri tra i due tribuni nel campo: fu d’ uopo che i capi delle legioni li determinassero a pattuire che ciascun di essi comandasse alternativamente un giorno. Battaglia combattuta da L. Sergio, in tempo di giorno. Egli ù battuto e abbandona il suo campo. Gli avanzi dell’armata si ritirano a Tusculo donde ritornano a Roma, spargendovi il terrore. Dittatura di Q. Servilio Prisco, il vincitore di Fidenc. Egli elesse a maestro della cavalleria C. Servilio Axilla, di lui figlio. Vittoria di Servilio : prende il campo dei nemici, ed abbandona il bottino al soldato. Presa della città di Lavico, ove s’erano ritirati i vinti. Servilio ritorna a Roma ed abdica otto giorni dopo essere stato nominato dittatore. Senato-consulto che per prevenire le domande ambiziose dei tribuni sulle leggi agrarie, ordina lo stabilimento di una colonia a Lavico. Millecinquecento cittadini vi furono inviati, e ciascuno ricevette due ar-