DELL’ AMERICA 79 Si fanno cordaggi colle fibre della pitc (agava americana ). Il caglio chiamato manaret è costrutto colla corteccia della palma. Sale. Procurasi lisciviando la cenere della palma chiamata pinot che cresce nelle paludi. I galibisi ed altri indiani si servono di grandi foglie di curatelle per polire i loro occhi, i loro boutous ed i loro couis. Impiegano la corteccia di quatola a costruire cinghie, ed a legare i fardelli; e coll’aiuto di larghe strisele della corteccia del couralari in forma di anello s’arrampicano fino alla sommità de’grandi alberi collocandosi fra il tronco e la corda. Grage è il nome d’una specie di gratugia adoprata per separare, mediante la triturazione della radice mondata della corteccia, la sostanza farinosa del manioco dal suo succo avvelenato. Consiste questa in una tavola di legno duro ove sono incrostati piccoli frammenti di pietra. Serpe è il nome di una specie di paniera lungo sette piedi, del diametro di tre in quattro pollici, che serve per separare l’acqua di manioc dalla radice. Si sospende questo paniere clastico ad un albero per una delle estremità e si attacca all’altra una grossa pietra la di cui pressione fa uscire l’acqua malefica. Dopo questa operazione la farina vien disseccata ed arrostita sovra una piastra per farne il couac o la cassava. Freccie. Boutous. Gl’indiani ne adoprano di varie specie, cioè: i.° La freccia ordinaria armata d’un solo dardo per uccidere i quadrupedi e gli uccelli; 2.“ il courmouri, armato di una lamina di bambù a due taglienti che si a-dopera per atterrare il maipouri, il porco, ecc. ; 3.° La crancette, armata di ferro od osso di pesce, che serve a pescare i pesci (1). Si servono della radice dell’albero mani per attaccare i ferri delle loro freccie e dei denti di pesce di cui le armano. I gallibisi adoprano il legno interno dell’albero chia- (1) Memoria intorno allo Guiana, di Noyer, pag. i3.