DELL’ AMERICA »ioni de’negri marroni, fu spedito contr’essi un distaccamento di truppe olandesi della guernigione; ma non essendo punto assuefato a questo genere di ostilità, questo corpo si lasciò sorprendere e fu tagliato a pezzi dai negri elio attaccarono agli alberi i cadaveri ed i crani d<'gli olandesi, de’quali pochissimi poterono fuggire. Dopo questo rovescio, un’altra spedizione, composta d’indiani e ai schiavi negri, sulla fedeltà de’quali si poteva contare, si mise in campagna sul principiare del 1795, sotto il comando del maggiore Grash e del capitano Dougan. La truppa divisa in due colonne s’internò coraggiosamente nei boschi, marciando gl’indiani sui fianchi, in guisa da poter fare un assalto combinato. Passando per uno stretto sentiero, videro i corpi dei soldati olandesi della prima spedizione ancora appesi agli alberi. Per lungo tratto furono obbligati a camminare nell’acqua fino alle ginocchia e poscia a superare folte macchie e burroni, essendo i soldati carichi di viveri, armi e munizioni e costretti a ripo' sare sulla nuda terra. Tuttavia, grazie agl’indiani che guidarono per eccellenza la spedizione, furono scoperti e compiutamente distrutti sette accampamenti di questi negri fuggitivi, varii de’quali erano eretti da quindici anni. Ecco qual era l’ordinario modo impiegato per ¡stabilire questi accampamenti e le loro dipendenze. Allorché i negri marroni erano stabiliti in un sito che potesse loro convenire, tagliavano gli alberi e davano al luogo una forma circolare. Nel centro erano collocate le capanne ed allo intorno erano piantati aranci, banani, piantaggini ed alberi fruttiferi che procacciavano ad essi ad un tratto c nutrimento ed ombra per nascondersi. Questo ricinto era circondato all’esterno da un fosso largo e profondo, il quale, ripieno d’acqua e guernito nel fondo e dai lati di piuoli acutissimi, offriva una formidabile barriera. Il passaggio per attraversare questo fosso era collocato a due in tre piedi al dissotto della superficie ed interamente coperto dall’acqua torbida e limacciosa. Si avea perfino avuto cura di calpestare le foglie e di segnare traccie uniformi sulle sponde del fosso, a fine d’ingannare sulla vera situazione del pas-saggio; ma grazie alla sagacità degl’indiani si pervenne; T.° XV.° P.e III.' «8