DF.IX’ AMERICA i9t Villers antico luogotenente delle truppe della guernigione, e che conosceva bene la lingua de’ gabbisi e quella delle altre nazioni vicine (i). Verso la fine dell’anno iy63 giunse a Kourou l’intendente Chanvallon per fissarvi la sua dimora. Furono colà trasportati i coloni a bordo di varii bastimenti, ma il numero delle case fu trovato insufficiente, e si dovette costruire alcune tende colle vele delle navi. Occorse pure di erigere baracche per proteggere i viveri, le stoffe e gli stromenti di coltivazione. D’altro canto gli alimenti per effetto del calore e dell’ umidità furono ben presto corrotti. Cinque in seicento emigrati furono inviati a Sinna-mari ove alloggiarono nei carbeti costrutti dagl’ indiani sotto la direzione di Villers. Male riparati, male nudriti e ridotti a bere le acque stagnanti, gl’ infelici coloni furono bentosto colpiti dalla febbre maligna (2). Ne morirono fino a trenta in un sol giorno, ed in capo a circa tre settimane la mortalità divenne spaventevole; fu ordinato di seppellire i morti senza ceremonia, e sovra dodicimila individui, seimila furono dal contagio rapiti (3). In generale gl’individui che s’erano mantenuti in buona salute durante il viaggio, e quelli d’ un temperamento secco e bilioso furono più prontamente rapiti di quelli di una costituzione opposta. I tedeschi soprattutto, che componevano la maggior parte di quella colonia, abbandonandosi alla disperazione, morivano quasi tutti. Gli avanzi di quest’infelice spedizione ridotti a quat-troccntrenta individui furono trasportati in uno degl’iso-lotti del Diavolo (4), ove pure non tardarono a mancare le provvigioni, le quali divennero così rare che i sorci che (1) Almanacco della Guian a. (2) Secondo Leblond medico naturalista questa malattia era la febbre gialla. Veggansi le Osservazioni sulla febbre gialla¿ ecc. (3} Veggasi Leblond, Osservazioniecc., sez. 4* (4) Chiamati dappoi isolotti della Salute , perchè gli ammalati che vi furono condotti, riuscirono ad una pronta guarigione. L’autore del Giornale d'un deportatoa dietro il racconto di questa spedizione che gli fu comunicato da uno degli stessi coloni disse essere rimaste a Caicnna soltanto tren-tacinque famiglie, ed essersi procacciali mezzi di trasporto a circa tremila emigranti»