-358­ tai da bomba e di poco pescaggio in modo che potessero bene avvicinarsi alla costa (1). Ai primi di luglio il Capitano delle Navi salpò da Venezia ed il 4 agosto si presentò davanti a Tripoli predisponendo ogni cosa per il bombardamento della città (fig. 71). Ma il Bey inviò subito parlamentari a bordo e concesse ampia accoglienz~ alle richieste del Senato restituendo le per­sone prese prigioniere, i legni e le merci predate e punendo i Rais delle navi corsare che avevano danneggiato il commer­ . . CIO veneZIano. Stipulato il trattato di pace sulle basi di quello del 1764­il Nani il 21 agosto lasciò T ripoli per far ritorno a Venezia. Nel .1767 sorsero nuove divergenze col Bey di Algeri; esse però furono appianate all'apparire nelle acque di Algerì di una squadra al comando di Angelo Emo. Pochi anni dopo sorsero nuove controversie tra la Repub­blica ed Amurad Bey di T unisi. Nel 1782 alcuni mercanti tunisini avevano noleggiato in' Egitto una nave mercantile veneziana per trasportare merci a Sfax. Manifestatisi a bordo alcuni casi di peste bubbonica i: mercanti vollero egualmente proseguire per la loro destinazio­ne; ma giunta la nave a Malta, essa fu presa a cannonate dai forti, venne affondata e si salvarono soli pochi uomini riusci­ti a raggiungere la costa. Irritato il Bey per quanto era accaduto, protestò vivace­mente a Venezia chiedendo una forte somma come indennizzor Il Senato rispose dichiarando guerra alla Reggenza. Fu nominato Capitano Straordinario delle Navi Angelo­Emo che il 21 giugno 1784 partiva da Venezia ed a Corfù riu­nì una sr::uadra così composta: Vascelli Fama, Forza, Palma, Viitoria, Eolo, fregate Concordia, Sirena, Brillante, Pallade,. Venere, b~barda Distruzione, galeotta Esploratore, sciabec­chi Cupido e Nettuno e la fregatina Kav. Angelo nave ospe-' dale. (1) Nella relazione di Jacopo Nani al Senato in data 3 Dicembre 1766 è dettO' infatti : c. Mi fu . d~ grande ' suff~agio l'esistenza di tutte quelle bombe e di tutti quei' «altn matenah ad uso di zatterone che la provvida diligenza di VV. EE. aveva. «fatto imbarcare sulla squadra.