DELL’ AMERICA	447
     1744. Un inglese che tentò (li stabilirsi sulle sponde dell'Essequebo è assassinato da uno di quei negri (1).
     1764* Nuovo tentativo di varii inglesi della Barbada per istabilirsi in quel paese (2).
     1768. Turbolenze cagionate dagli schiavi disertori (3).
     1769: Visita di due padri francescani, ad oggetto di reclamare gli schiavi disertori (4).
     A quell’epoca gli abitanti possedevano due chiese erette sulle sponde dell’Essequebo, 1’ una delle quali ad Ampè a tre leghe dal forte Zeelandia; 1’ altra, chiamata chiesa della compagnia, più dappresso a quel forte.
     1797,	19 gennaro. Un distaccamento spagnuolo passò il fiume Oronoco per assalire l’avamposto di Moroko, situato all’estremità della colonia di Essequebo; ma scoperto dal capitano Rochelle che colà comandava, gli assalitori furono respinti con perdita dalla guernigione olandese, di cui dieci uomini rimasero feriti.
     i8o3. Dopo la ripresa delle ostilità tra l’Inghilterra e la Francia, fu posto (nel giugno i8o3) il sequestro sovra tutti i navigli esistenti nei porti della colonia, ad eccezione dei bastimenti americani, i quali soli ebbero il permesso di fare il commercio. Due bastimenti inglesi, quantunque sotto bandiera olandese, furono arrestati ed i loro carichi sequestrati. I negozianti olandesi ricusarono dì fare anticipazioni ai coltivatori le cui tratte non accettate ritornarono ai loro proprietarii. D’altro canto, catturati alcuni bastimenti carichi di ricche merci, ed assicurati soltanto contra i rischi di mare, in ragione del premio ordinario in tempo di pace, non poteva essere addo-mandato il totale loro valore. 1 mercanti diressero allora la procedura contro i coltivatori, a fine di rimborsarsi dei loro crediti, e non potendo questi ultimi pagare, per mancanza di sfogo ai loro prodotti, il governatore ed il consiglio, per procurare ad essi qualche respiro, fecero chiudere i tribunali per alcune settimane.
      (1)	Hartsinck, voi. I, pag. 272.
      (2)	Id., voi. I, pag. 274-275.
      (3)	Id., voi. I, pag. 27G-277.
      (4)	Id., voi. I, pag. 3oo.