DELL’AMERICA 34 J Gli abitanti delle rive del Surinam, come pure quelli del Kamiomoco, compresi in questa capitolazione, prestarono giuramento di sudditanza agli Stati di Zelanda, a fine di poter conservare i loro possedimenti: ma furono costretti di pagare ai detti Stali una contribuzione di centomila lire di zucchero. Le proprietà degli assenti e tutto ciò che apparteneva a lord Willoughby furono confiscate. Gli stranieri che si trovavano colà senza proprietà si costituirono prigionieri di guerra, e gl’inglesi dovettero deporre le armi. L? ammiraglio circondò il fortino di buone palafitte, vi collocò quindici pezzi di cannone e centoventi uomini di guernigione sotto gli ordini di un officiale chiamato Van Homen,» con viveri e munizioni per sei mesi ed affidò l’aniministrazione della colonia all’ebreo Giuseppe Nassy, in qualità di comandante dei fiumi Eracubo e Co-nanama. Date tutte queste disposizioni, l’ammiraglio partì colla sua squadra per alle isole occidentali, dopo d’avere spedito una fusta per alla Zelanda avente* un carico pel valore di quattrocentomila fiorini provenienti dal fatto bottino. L’amministratore Nassy, con atto del 6 maggio 1667, dichiarò che i coloni giudei sarebbero riputali nativi olandesi (i). 1667. Spedizione inglese contra Surinam. Coll’artico- lo terzo della pace di Breda del 3i luglio 1G67, tutte le piazze conquistate dalle potenze inglese ed olandese prima del 10 maggio, dovevano rimanere al conquistatore, e tutte quelle prese dopo quest’ultima data dovevano essere restituite agli antichi proprietarii. Dovevano quindi gli zee-landesi rimaner padroni di Surinam ; ma primachè questo componimento fosse conosciuto dai governatori delle isole occidentali, una spedizione inglese, composta di sette vascelli da guerra, montati da milleducento uomini sotto il comando del capitano Giovanni Harman, partì dalla Giammaica, s’impadronì di Caienna, e si recò quindi a fi) Ilartsinck, voi. II, pag. 559-56i. Saggio storico, pag. 2*}; e documenti giustificativi, num. 4-