224 CRONOLOGIA STORICA i79^'i7ì)4- Amministrazione del commissario civile Jenunci Oudin. Agli u aprile 17C)3 Jeannet Oudin, coni*-juissario civile delegalo a Caienna dalla convenzione nazionale, in esecuzione alla legge del 28 novembre 1792 giunse sovra ima corvetta della repubblica. La sua missione era quella di far adottare il nuo'o sistema di governo e di conformare gli animi alle idee repubblicane. Il giorno seguente al suo sbarco fece partire per alla Francia il governatore d’Alais ed il commissario Guyot, e fece riconoscere Enrico Benoist in qualità di successore del primo. Nel 17 aprile Oudin sospese dalle loro funzioni e fece ugualmente imbarcare cinque officiali dal battaglione incolpati d’incivismo, cd installò nel 20 Arnaldo Cario, in qualità di ordinatore in sostituzione di Lequoy. Avendo l’amministrazione della marina cessato di ricevere dalla metropoli i consueti approvvigionamenti, ed essendo esausto il numerario destinato al soddisfacimento delle spese della repubblica, il commissario, ad oggetto di provvedere alla sussistenza ed all’ abbigliamento del battaglione, ebbe ricorso ad una emissione di boni di cassa, rimborsabili al portatore, mediante lettere di cambio, ovvero sui primi fondi inviati dal governo. La creazione di questi boni fu decretata nel i5 settembre nel consiglio di amministrazione. Nel 12 aprile 1794 Jeannet spedi per alla Francia la goletta la Corriera, per rendere conto della sua missione, come pure dello stato della colonia. Nel 26 pratile anno II (14 giugno 1794) la corvetta L'Uccello die’fondo nella rada di Caienna, ed il capitano consegnò il decreto della convenzione nazionale che aboliva la schiavitù. Nel giorno seguente, il commissario, alla presenza del battaglione sotto le armi, promulgò questo decreto di libertà, dichiarando traditore della patria chiunque tentasse di opporsi un solo istante alla sua esecuzione, inviando in pari tempo agenti in tutte le piantagioni con una grida per indurre i negri alla continuazione delle grandi coltivazioni. Avendo il commissario adottato alcune misure per rendere obbligatoria l’accettazione dei boni di cassa, ebbero luogo varie emigrazioni. 1 beni degli opponenti furono quindi sequestrati e messi, d’ordine del direttorio, in ven-