DELL’AMERICA 109 guirc questa scoperta, ma vi si oppose l’equipaggio temendo qualche tradimento da parte del mastro Keudal. Dudley spedì allora allo stesso scopo la scialuppa con quattordici uomini, i quali risalendo il corso dell’Oronoco incontrarono un piccolo fiume chiamato Cabota le di cui sponde erano abitate dai veriotaus, popolo ospitale. Avanzatosi poscia infino al fiume Alana nel regno dei tifiti-vas, il re oflerse ad essi di riempiere un canotto di minerai d’oro. Si affrettarono di spedire quest’imbarcazione, ma fu loro risposto che Armago capo della città d’ Oro-eoa e possessore della miniera, desiderava avere un’intervista cogl’inglesi. Recatisi questi al luogo indicato, si trovarono circondati da varii canotti montati da buon numero d1 indiani, il di cui capo dichiarò ad essi che se volevano impiegare la forza ne avrebbero la peggio, ma che nel caso contrario era disposto a cambiare l’oro con-tra mannaie, coltelli e guirabarde. Per prova delle sue intenzioni inviò a sir Roberto quattro mezze lune d’oro, ciascuna delle quali pesava un noble, e due braccialetti di argento. Questo capo parlò pure d’ una nazione più ricca che coprivasi il corpo colla polvere d’oro in guisa da far- lo comparire interamente dorato, ed aggiunse trovarvisi una grande e bella città chiamata El Dorado. Non trovandosi punto sicure, fra questi selvaggi, le genti della spedizione, si decisero al ritorno ed abbandonate dalla loro guida indiana Balthazar, Armago ne fornì loro altre che li ricondussero al naviglio pel fiume firaha, dopo un’assenza di sedici giorni, mezzo morti di fame, e dopo d’aver passalo tre giorni senza bere, non essendosi forniti d’acqua dolce. Secondo il loro calcolo, Orocoa era lontana cencin-quanta miglia dal punto della loro partenza, ed essi ne aveano percorso circa ducencinquanta. Dudley ritornò in Inghilterra alla fine di maggio i5g5 ed ivi pubblicò un piccolo vocabolario della lingua parlata alla Trinità (.). Viaggio di Antonio de fierreo in traccia del paese di El Doraìlo. Si sparse allora a Cartagcna ed a Bogota il ro- (1) The English toyoges, di Kaklujt, toI. Ili, pag. 5^-5-S.